Trappeto, finanziato l’adeguamento del depuratore

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TRAPPETO. Si va verso la risoluzione di un problema atavico per il paese e per l’ambiente soprattutto: il Comune sta predisponendo gli ultimi dettagli per l’adeguamento dell’attuale impianto di depurazione. Dal ministero dell’Ambiente sono stati messi a disposizione per questi lavori 2 milioni e 700 mila euro. Soldi che serviranno a rendere l’attuale sistema di depurazione più funzionale specie nel periodo estivo quando le presenza di turisti e villeggianti si moltiplicano e rendono inefficiente l’impianto che non riesce a smaltire l’enorme quantità di reflui che arrivano. Già l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pino Vitale ha predisposto un progetto preliminare e definitivo, incassando l’ok del ministero a seguito di un accordo di Programma-Quadro per la depurazione delle acque. L’adeguamento consentirà al depuratore di potere smaltire efficientemente i reflui per 12-15 mila abitanti, quindi bastevole anche nel periodo estivo. Trappeto ad oggi possiede un piccolo impianto che è utile solo per 3 mila abitanti. Il progetto originario prevedeva due impianti in parallelo al servizio della popolazione. Alla fine ne fu realizzato solo uno, cioè l’attuale, senza una condotta sottomarina. Di conseguenza  parte dei liquami vengono scaricati a mare senza alcun trattamento, soprattutto durante la stagione estiva. Nella località balneare della Ciammarita sono del tutto assenti la rete fognaria e un sistema di smaltimento dei reflui, mentre resta il problema dei reflui agro-industriali (frantoi ed altre attività legate all’agricoltura e alla pesca). Non di rado nei pressi vi sono state vibrate proteste dei cittadini, specie di quelli che abitano nei pressi del depuratore, costretti a doversi subire in alcuni periodi dell’anno degli odori nauseabondi a causa, per l’appunto, dell’eccessivo ingresso di reflui all’interno dell’impianto. Da sottolineare che prima di adesso Trappeto aveva sfiorato l’opportunità di vedersi adeguare il depuratore già anni addietro: l’Ato idrico si doveva interessare di quest’opera ma poi la società è entrata in fallimento e tutto sfumò. “Una volta completato l’iter burocratico invieremo la progettazione al Cipe – precisa il sindaco Pino Vitale – che quindi darà l’autorizzazione allo stanziamento delle somme da parte del ministero. Un sogno per Trappeto che finalmente potrà mettersi al passo delle grandi località turistiche”. Da sottolineare che Trappeto vive, insieme a molti altri comuni dell’hinterland, il problema dell’inquinamento dei fiumi Nocella e Puddastri, dove da recenti analisi è stato sottolineato che il problema è legato anche a scarichi di reflui fognari non trattati. Questo porta conseguentemente ad un divieto di balneazione in una vasta porzione di costa individuata nel mare di San Cataldo.

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