TRAPPETO. Il Comune prova a salvare il suo patrimonio di palme. E’ stato dato incarico ad una ditta specializzata per intervenire in tutte le specie colpite dal punteruolo rosso. Nel centro abitato praticamente nessuna palma è riuscita a evitare l’attacco del terribile parassita che divora dal suo interno le palme sino a farle morire, con pericoli anche per l’incolumità pubblica perché in alcuni casi possono anche verificarsi dei crolli dei fusti. “Gli interventi – precisa l’assessore all’Ambiente, Salvo Randazzo – riguardano tutte le palme del territorio trappetese”. Non esistono di fatto ancora dei rimedi radicali ed efficaci al tempo stesso per combattere e debellare il punteruolo rosso: quando va bene bisogna intervenire fitosanitariamente, altrimenti se è già troppo tardi bisogna tagliare la pianta. Ovviamente il problema non riguarda solamente le palme sul suolo pubblico: a Trappeto ci sono moltissimi villini al cui interno vi sono delle palme anch’esse attaccate dal parassita. La ditta specializzata, con un apposito macchinario, inocula all’interno del fusto della palma uno speciale disinfettante che punta a ridare corposità alla pianta e ad allontanare gli insetti. Già nella scorsa legislatura era esplosa l’emergenza punteruolo al punto che era stata costituita una task force di addetti esperti in grado di salvare, laddove possibile, le palme infettate. Il Comune da anni quindi affida le operazioni a ditte esterne che si occupano di “operare” le palme già colpite e di provvedere a interventi di prevenzione in tutte le altre. In passato erano state disinfettate tutte le palme presenti nel territorio comunale. Su alcune di esse è stata praticata la dentrochirurgia grazie alla quale si è arrestato il processo degenerativo della linfa e sono tornate a ricrescere. Nel tempo sono state anche emesse delle ordinanze dal Comune con le quali sono stati sollecitati i privati ad effettuare delle immediate segnalazioni al Comune e agli enti competenti in caso si riscontrino infestazioni da punteruolo rosso. E’ indispensabile infatti anche la collaborazione dei cittadini per cercare di portare a termine questa battaglia difficilissima contro un fenomeno che sta aggredendo l’ambiente circostante oramai da tempo. Infatti intervenire solo nelle aree pubbliche avrebbe un significato relativo ed anzi potrebbe anche essere del tutto inutile e dispendiosa un’operazione simile senza interventi organici anche nelle aree private.
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