Un sodalizio criminale che gestiva un massiccio giro di spaccio di stupefacenti, per lo più eroina, nella città di Trapani: è ciò che è venuto alla luce al termine di lunghe e articolate indagini di polizia giudiziaria avviate nel 2013 dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Trapani e coordinate prima dalla Procura della Repubblica di Trapani e successivamente dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Le ricerche delle Fiamme Gialle hanno dimostrato che l’organizzazione, composta prevalentemente da nordafricani, stabilmente residenti a Trapani, acquistava grosse partite di eroina pura dalla Campania, per poi tagliarle e rivenderle, attraverso una capillare rete di pusher, in tutta la città. Nel corso delle indagini, i finanzieri sono riusciti a documentare decine di casi di spaccio, arrestando in distinti interventi, tra la fine del 2013 e i primi mesi del 2014, nove soggetti colti in flagranza di reato e sequestrando circa tre chili di droga. In nove sono anche stati segnalati alla Prefettura di Trapani come assuntori. È emerso che i membri nordafricani dell’organizzazione, prima di essere arrestati, stavano programmando di reinvestire gli ingenti capitali illeciti accumulati, frutto del traffico illegale, in attività commerciali lecite, tra le quali una paninoteca. Considerata la gravità e il carattere associativo delle condotte accertate, le indagini avviate ed inizialmente dirette dalla Procura trapanese sono successivamente proseguite sotto il coordinamento della DDA di Palermo, che ha richiesto e ottenuto l’applicazione della misura cautelare personale dell’obbligo di dimora a carico di tre dei principali indagati, due dei quali fanno parte dei nove già finiti in manette in flagranza all’epoca delle indagini.
