Trapani: si anticipa la “discesa dalla croce”.

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Come già annunciato, l’antico rito della “discesa dalla croce” presso la Chiesa di Santa Maria del Gesù sarà anticipato alle ore 12.00, all’interno dell’azione liturgica dell’adorazione della croce,  per permettere ai fedeli e a tutti coloro che sono impegnati nella processione dei Misteri, di potervi partecipare.

Partecipano anche tutte le comunità parrocchiali del centro storico: l’azione liturgica nella Chiesa di Santa Maria del Gesù sarà l’unica del venerdì santo in tutte le chiese del centro cittadino.

 

Al termine della funzione liturgica e del rito della “discesa dalla croce” intorno alle 13.15 il vescovo si recherà in corteo verso la Chiesa del Purgatorio (corso Italia, Piazza Scarlatti, via Torrearsa, Corso Vittorio Emanuele, via Domenico Giglio, Chiesa del Purgatorio) dove, dopo un breve momento di preghiera, si aprirà il portone per dare il via alla processione dei Misteri (ore 14.00).

Il vescovo raggiungerà i gruppi poi a Piazza Vittorio, durante la “sosta” e terrà un intervento (ore 22.30/22.45). All’alba del sabato santo raggiungerà il primo gruppo a Largo delle Ninfe e proseguirà in processione fino alla Chiesa del Purgatorio in clima penitenziale. Tornerà in processione con i fedeli della parrocchia “Cattedrale” al seguito del gruppo dell’Addolorata fino a piazza Purgatorio dove il suo intervento/preghiera si concluderà la processione.

 

IL LEGAME TRA “LA DISCESA DALLA CROCE” E IL “RESTAURO” DELLA PROCESSIONE DEI “MISTERI”

“Da più parti  mi è giunta sollecitazione a sostenere e incoraggiare il ‘restauro’ della processione dei misteri – ha spiegato il vescovo Pietro Maria Fragnelli – Non è possibile, mi si dice, amare tutti la processione e non trovarsi poi d’accordo nel renderla più bella nei significati e nello svolgimento. Tra le altre proposte è emersa quella di recuperare il legame tra la processione del venerdì santo e la “discesa dalla croce”.

E’ un legame storico che gli anziani ricordano con nostalgia.

E’ un legame teologico che i presbiteri e i cultori delle nostre tradizioni richiamano e che sottolinea come la processione serve a portare per le strade della città quel Cristo morto che è stato deposto dalla Croce, che l’Addolorata ha accolto nelle sue braccia e che la città tutta, seguendo l’esempio di Maria, desidera accogliere nel suo seno.

Infine è un legame pedagogico che obbliga tutti a mettersi in ascolto delle domande delle nuove generazioni: bambini e giovani che chiedono a tutti noi il senso, il filo conduttore, la logica delle manifestazioni del Venerdì Santo a Trapani. In questo contesto s’inserisce l’invito a non mancare  poi al punto d’approdo di queste manifestazioni: la celebrazione comunitaria della Resurrezione e la relativa processione.

Ad ogni modo – ha concluso mons. Fragnelli – la risposta alle sollecitazioni ricevute non pretende di essere completamente esaustiva. Sono certo che l’esperienza di quest’anno e la buona volontà di tutti ci permetterà di continuare insieme il “restauro”.