Il conto alla rovescia è iniziato. Si profilano problemi per lo smaltimento dei rifiuti. Fra 20 giorni la discarica di contrada Belvedere gestita dalla Trapani Servizi sarà piena. Si fa avanti tra emergenze ed emergenze ed il governo regionale non riesce a risolvere il problema smaltimento del quale si parla da decenni. Questo è l’allarme lanciato dai dipendenti della Trapani Servizi, la partecipata del Comune di Trapani. Nella missiva, i dipendenti denunciano una situazione gravissima, che rischia di portare al collasso l’intero sistema di gestione dei rifiuti a Trapani e non solo. La causa? Un impianto di trattamento non funzionante, acquistato con una spesa di 1,5 milioni di euro, che si è rivelato un “apri sacchi con una targhetta da trituratore”, scrivono i dipendenti. Inoltre, segnalano “che l’impianto Biotunnel è fermo e il nuovo capannone per il sottovaglio non è mai entrato in funzione, nonostante i milioni spesi per la sua costruzione”. Nella la lettera firmata dai dipendenti della Trapani Servizi è scritto fra l’altro:” nessuno parla delle problematiche della Trapani Servizi S.p.A., una volta il fiore all’occhiello delle amministrazioni comunali che si sono succedute. Quotidianamente noi dipendenti della Trapani Servizi manifestiamo le preoccupazioni per lo stato in cui si trova la Società. Hanno speso tanti milioni di euro per ricostruire un impianto che non funziona invece di adeguarlo alle normative ambientali attuali e ci piacerebbe sapere quanto hanno speso per un impianto che non funziona”. Segnalano anche una serie di disfunzioni e ciò “porta paura per il nostro posto di lavoro e per il futuro delle nostre famiglie” scrivono i dipendenti”. “Le dichiarazioni rese dai dipendenti della Trapani Servizi e lette in aula dal consigliere Salvo Daidone sono agli atti – ha detto il sindaco Tranchida.