Sei giovani di età compresa tra i 22 e i 24 anni, quattro originari del Gambia, uno del Senegal ed uno della Costa d’Avorio, sono stati fermati ieri a Trapani dalla sezione criminalità straniera della Squadra Mobile, in collaborazione con militari della Guardia di Finanza: risultano indagati, in concorso con altri soggetti attualmente ancora ignoti, per il reato di favoreggiamento aggravato all’immigrazione clandestina. Ieri mattina la motonave Siem Pilot battente bandiera norvegese è approdata al molo Isolella del porto di Trapani, facendo sbarcare 723 migranti ed un cadavere. Come riferito dalla Marina Militare Italiana il trasbordo faceva riferimento a precedenti operazioni di salvataggio effettuati nel canale di Sicilia, in acque internazionali dalle navi militari della Marina Fiorillo e Dattilo, e dalla stessa Siem Pilot, che operavano in sei distinti cosiddetti eventi SAR (ricerca e soccorso). Grazie ad una preliminare attività investigativa svolta di concerto con militari della Dattilo sono stati dapprima individuati alcuni potenziali scafisti, riconducibili a tre diversi eventi. Successivamente, dai racconti di moltissimi testimoni, sono poi emerse versioni sostanzialmente univoche riguardo alle fasi del viaggio, con descrizioni sovrapponibili dei migranti che avevano condotto il gommone dalle coste libiche fino al momento del soccorso. I migranti hanno riferito di essere partiti la notte tra giovedì e venerdì scorso dalla costa libica, a bordo di gommoni in precarie condizioni, che hanno continuato ad imbarcare acqua per tutto il periodo della navigazione. Aggiungendo di aver pagato, per il viaggio, tra i mille e i millecinquecento dinari ciascuno ad intermediari dell’organizzazione libica. Altri tre giovani, indicati dagli immigrati come scafisti di altrettanti gommoni soccorsi venerdì mattina, sono dunque stati posti in stato di fermo per l’imminente pericolo di fuga e, al termine delle formalità di rito, associati presso la casa circondariale di Trapani a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nel frattempo la Squadra Mobile di Trapani sta tentando di identificare il cadavere; la morte pare comunque riconducibile a cause naturali e non violente.