Trapani, rapina e furto aggravato: scattano tre arresti

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Sono finiti agli arresti domiciliari questa mattina Francesco Li Mantri, 45 anni accusato di rapina aggravata in concorso; Vito Roccia, 31 anni e Michele Pala, 60 anni questi ultimi per furto aggravato in concorso. Le misure restrittive, disposte dal G.I.P. presso il Tribunale di Trapani Fontana su richiesta del PM Tarondo, ed eseguite dalla Squadra Mobile di Trapani sono il frutto dell’attività d’indagine che portò il 15 marzo dello scorso anno, all’arresto di 5 pregiudicati tutti palermitani, colti in flagranza di rapina aggravata e sequestro di persona (Giovanni Beone, Luigi Verdone, Giuseppe Marrone Antonio Patti e Giuseppe Vittorio Amato). I cinque malviventi, indossando giubbotti riconducibili al Corpo delle Fiamme gialle ed apponendo sulla loro auto un lampeggiante simile a quello in dotazione alle forze di polizia, si erano finti finanzieri e, simulando di dover effettuare una perquisizione, erano entrati in casa delle vittime designate, nel quartiere San Giuliano di Trapani e, sotto la minaccia delle armi, si erano fatti consegnare quasi mille euro.

A luglio vennero arrestati altri due soggetti coinvolti nella rapina, Giuseppe Di Maggio ed Emanuele Li Mantri, rispettivamente di cinquantasei e ventidue anni che avevano fornito ai complici palermitani il supporto logistico, informativo ed operativo per la realizzazione della rapina, procurando dettagliate indicazioni sulle vittime, sulle loro abitudini di vita e sulle disponibilità economiche.

La polizia ha avuto modo di accertare che anche Francesco Li Mantri aveva contribuito alla pianificazione insieme al figlio Emanuele, già raggiunto dal provvedimento di fermo di indiziato di delitto.

Ma le indagini nel frattempo hanno permesso di fare luce su altri reati commessi da soggetti, a diverso titolo, legati agli autori di quella rapina.

Vito Roccia è stato così individuato come autore di un furto aggravato, nell’aprile scorso, ai danni di una rivendita di pneumatici. Con dei complici l’uomo forzò la saracinesca e portò via ben ventimila euro in contanti.

Michele Pala, personaggio già noto alle cronache per i suo numerosi trascorsi giudiziari, con Giuseppe Di Maggio aveva rubato, nella notte tra il venerdì ed il sabato Santo, durante la storica processione dei “Misteri”, la corona della statua della Madonna all’interno della Chiesa Parrocchiale ‘Nostra Signora di Fatima’.

La misura cautelare a carico di Francesco Li Mantri è stata eseguita dalla Squadra Mobile di Ravenna dove l’uomo da qualche mese.

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