Il vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli presiederà domani, alle ore 19:00 nella cattedrale San Lorenzo, il solenne pontificale di apertura della Visita pastorale (2017/2021), alla presenza dei rappresentanti di tutte le comunità ecclesiali della Chiesa locale. Nell’occasione consegnerà gli orientamenti pastorali per il 2017/2018 “Venite e Vedrete. Alla ricerca dei volti”. La visita inizierà dalle comunità del Quarto Vicariato: Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi-Segesta il prossimo 13 gennaio e si concluderà presumibilmente nei primi mesi del 2021. Secondo la normativa canonica ogni cinque anni il vescovo è chiamato a visitare in modo più organizzato e continuato ogni comunità parrocchiale della Diocesi nella quale si fermerà circa una settimana per incontrare e conoscere in maniera approfondita le persone e il territorio. “Ci inseriamo in una prassi antica della Chiesa – spiega il vescovo Pietro Maria Fragnelli – Ma adeguata ai tempi di oggi. La Visita pastorale non si ridurrà a un dovere burocratico né sarà una semplice ispezione. Cogliamo quest’occasione propizia per uscire incontro ad incontrare i volti delle persone concrete, per consolidare i percorsi di fede in atto, avviare nuovi processi in vista di un rinnovato annuncio del Vangelo nella nostra terra. Vogliamo lavorare a lunga scadenza – continua il vescovo – non abbiamo l’ossessione di risultati immediati o del successo umano. Vogliamo denunciare e respingere un peccato – che a volte si riscontra nell’attività socio-politica, nel lavoro pedagogico e nel servizio pastorale – di chi privilegia gli spazi di potere invece di far posto ai tempi necessari ai processi di crescita”. Domani la celebrazione di apertura: il tempo di Avvento prima di Natale sarà dedicato alla preparazione spirituale. In occasione della messa di domani verrà eseguito per la prima volta dal coro diocesano “Virgo Drepanensis” l’inno “La nostra chiesa proclama con franchezza” vincitore del concorso indetto dalla Diocesi qualche mese fa. L’inno è stato composto dal maestro Giuseppe Mignemi (Acireale) su testo di don Domenico Messina (Cefalù).