Trapani, carcere: poliziotti insufficienti, interrogazione del sen. Santangelo

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Dopo la visita effettuata lo scorso 29 maggio presso la Casa circondariale di Trapani, il senatore trapanese Vincenzo Maurizio Santangelo, ha presentato al Ministro della giustizia, una nuova interrogazione, per segnalare la situazione della carenza numerica del personale di Polizia Penitenziaria in servizio nell’istituto. Il carcere di Trapani, dopo essere stato sotto i riflettori per le segnalate carenze strutturali di alcune sezioni detentive, adesso è nuovamente sotto la lente d’ingrandimento per il personale in servizio: rispetto agli anni passati risulta poco più di 242 unità, contro le 323 previste in pianta organica. Anche l’età media dei poliziotti penitenziari che oggi supera i 50 anni, sommata ad una serie di assenze per malattie come depressione e patologie cardiocircolatorie legate allo stress e ai carichi di lavoro sempre crescenti, determinano un quadro generale, certamente poco rassicurante per tutti coloro che operano all’interno delle mura della struttura. Il problema è stato affrontato, dal senatore del M5S durante la visita con i diretti interessati. “E’ quindi indubbio – esorta Santangelo – che una nuova organizzazione del personale penitenziario, in servizio nel carcere deve essere fatta, specie per garantire in primis uno stato di psico-fisico e di salute ottimale a tutti gli operatori, senza obbligarli a turni di servizio ripetuti per carichi di lavoro eccessivi”. Il senatore ribadisce che è “un dato non trascurabile, il fatto che garantire la pianta organica della C.C. di Trapani, così come di tutti gli Istituti Penitenziari, serve ad evitare che la cospicua carenza di personale di Polizia Penitenziaria, diffusa in tutto il territorio nazionale, non comporti l’abbassamento della soglia di sicurezza generale nelle stesse Case Circondariali. “È impensabile – conclude Santangelo – che il Ministero della giustizia come anche il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria a Roma, non agiscano per garantire i livelli minimi di personale nei vari ruoli previsti nella pianta organica della casa circondariale di Trapani, visto comunque,  il lavoro di controllo che gli agenti penitenziari devono garantire e svolgere, nei confronti di una popolazione carceraria sempre più in aumento”.