Trapani: Bilanci a rischio per enti e consorzi

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Il deputato regionale Girolamo Fazio, capogruppo del Gruppo Misto all’Ars, ha presentato una nuova interrogazione parlamentare per porre nuovamente all’attenzione del Presidente della Regione, Rosario Crocetta, la preoccupante situazione venuta a determinarsi per i bilanci del Consorzio Universitario della provincia di Trapani, del Luglio Musicale Trapanese e della Biblioteca Fardelliana che con l’abolizione della Provincia Regionale, socio condotante dei tre enti, hanno perso una importante fonte di finanziamento alle loro attività istitutuzionali.

«Torno a ribadire che è uno schiaffo alla cultura ed alla dignità della città di Trapani, e per quanto riguarda il Consorzio Universitario dell’intero territorio provinciale – afferma Girolamo Fazio –. Messo per tempo sull’avviso il presidente Crocetta, nel corso del dibattito d’aula sulla abolizione delle province aveva assicurato che nessuna conseguenza ne sarebbe derivata per gli enti collegati».

Così non è stato perché Consorzio Universitario, Luglio Musicale e Biblioteca Fardelliana, oggi si trovano a dover fare i conti con il mancato trasferimento di somme che Crocetta, a parole, aveva garantito.

«Per il Consorzio – sottolinea Fazio – non sono certo sufficienti i 400 mila euro promessi dal commissario straordinario del Libero Consorzio, dott. Antonio Ingroia, considerato che la quota del socio Provincia Regionale ammontava a 827mila euro. Per altro somma di cui ancora, che io sappia, non è stata trasferito un solo euro»

Nell’interrogazione è stato anche posto in evidenza che il sindaco di Trapani ha deciso di “attivare un contenzioso giudiziario nel quale si contesta il recesso dell’ex Provincia Regionale di Trapani dalla partecipazione alla Biblioteca Fardelliana e che analoga iniziativa sarebbe stata intrapresa dall’amministratore delegato dell’Ente Luglio Musicale Trapanese”.

Nell’atto ispettivo si chiede al Governo Regionale di mantenere l’impegno preso con l’Assemblea Regionale Siciliana attraverso l’ordine del giorno del 6 marzo 2014 nel quale si garantiva “anche economicamente, la continuità di tutti quegli enti, società, consorzi, istituzioni, associazioni,  nei confronti dei quali era stato adottato il provvedimento di recesso o dismissione”.