Bar chiusi, già da alcuni giorni per l’emergenza coronavirus, ed obbligo di mantenere la distanza di sicurezza fra individui da ancora più tempo. A Trapani, però, c’è ancora qualcuno che non lo ha capito e che se ne infischia delle regole e della salute pubblica. Capita quindi che la Guardia di Finanza, durante i costanti controlli svolti unitamente alle altre Forze di Polizia, scopra una saracinesca semi-aperta di un bar.
Le fiamme gialle, da fuori, hanno quindi visto la presenza si sette persone. Dal susseguente blitz nel locale è stato appurato che tutti non avessero alcun valido motivo che giustificasse la loro presenza. Tutti sono stati quindi denunciati per violazione delle restrizioni alla circolazione delle persone per l’emergenza sanitaria in atto, assieme alla titolare del bar, una donna di nazionalità albanese.
All’interno del bar i militari hanno trovato un soggetto dietro al bancone, poi identificato come parente della titolare del bar che comunque non era sul luogo, e scoperto poi la presenza, a seguito delle ricerche estese all’interno delle altre stanze dei locale, di altri sei clienti che avevano cercato di nascondersi per evitare le contestazioni. Tutti e sette sono stati tutti denunciati alla Procura della Repubblica di Trapani per violazione dell’articolo 650 del codice penale. Denunciata anche la titolare del bar. L’esercizio commerciale è stato invece segnalato al Prefetto per l’irrogazione della sanzione amministrativa della chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni.
Sempre ieri le Fiamme Gialle, al termine di un’autonoma attività info-investigativa, hanno denunciato alla Procura della Repubblica un uomo, domiciliato a Trapani, il quale, rientrato dall’estero per motivi di lavoro domenica scorsa, aveva omesso di comunicare tale circostanza alle autorità nonché al suo medico di famiglia. Inoltre non si era neanche posto in isolamento fiduciario come previsto dall’ordinanza della Regione del 12 marzo scorso. Il trapanese è stato anche denunciato per aver rilasciato false dichiarazioni ai finanzieri che lo hanno controllato, dichiarando di aver avvisato il proprio medico generale dell’avvenuto rientro in territorio italiano e di non avere ricevuto alcuna prescrizione. La Guardia di Finanza lo ha però immediatamente smentito contattando il medico.