Dovranno scontare la pena di un anno e 6 mesi ed 1 anno ed 8 mesi di reclusione per i reati di violazione di domicilio e lesioni personali aggravate. Sono state così arrestate dalla polizia le due sorelle Loredana e Paola Veronica Mannone, rispettivamente di 37 e 30 anni. I fatti loro contestati si riferiscono ad un vero e proprio raid avvenuto nel marzo 2012 nel popolare Rione Sant’Alberto, nei confronti di un’intera famiglia: un pregiudicato ex sorvegliato speciale, la moglie e i figli minorenni. Era circa l’01:00 della notte quando le due ragazze ed altri quattro loro familiari, dopo aver dato fuoco e scardinato con calci e pugni la porta di ingresso, avevano fatto irruzione nell’appartamento armati di bastoni, un coltello ed un fucile ad aria compressa. A subire per primo la furia dell’orda di aggressori il proprietario di casa: assalito, picchiato e ferito ad un occhio da un colpo di fucile
esploso da uno dei fratelli Mannone. Anche la madre delle due giovani arrestate lo aveva colpito con calci e pugni e ferito anche al braccio con un coltello. L’uomo era comunque riuscito a divincolarsi e a fuggire. Inseguito in auto, aveva fatto perdere le sue tracce infilandosi in un cassonetto dei rifiuti ed, infine, a nascondersi da un conoscente nelle vicinanze. Ma nel frattempo, in casa, la situazione non accennava a placarsi, nonostante fossero rimasti solo i figli e la moglie: quest’ultima ed uno dei bambini venivano travolti dalla brutalità delle sorelle Mannone a suon di calci, pugni e bastonate, mentre l’altro figlio scappava calandosi da un palo della luce prospiciente il balcone dell’abitazione. Soltanto l’intervento dei poliziotti aveva costretto gli indagati a desistere e ad allontanarsi frettolosamente dall’appartamento dei due coniugi. Grazie alle successive indagini condotte dalla sezione Reati Contro la Persona, i responsabili sono però stati individuati e denunciati all’autorità giudiziaria.