Tir travolge scooter elettrico, muore figlio di Danilo Dolci. Cielo schiacciato dal pesante mezzo

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Incidente mortale a Partinico tra via De Amicis e via Vecchia di Borgetto. A perdere la vita, Cielo Dolci, uno dei sette figli del famoso sociologo Danilo. Sul posto vigili urbani e carabinieri. Subito inutile è apparso l’intervento. L’umo, 67 anni, era alla guida di uno scooter elettrico quando è stato travolto da un camion lungo il tratto stradale della via “vecchia” di Borgetto. È morto sul colpo, dopo essere finito sotto le ruote del pesante mezzo. Un’incredibile scia di sangue sulle strade del palermitano; ben quattro vittime in altrettanti giorni. Danilo Dolci e la prima moglie, la vedova di un pescatore di Trappeto, chiamarono il loro secondogenito Cielo proprio in onore del padre della lingua italiana, Cielo d’Alcamo.

Il padre, Danilo, quando nel 1952 arrivò in Sicilia da Trieste, venne soprannominato il Gandhi della Sicilia. Visse e portò avanti decine di battaglie fra Trappeto e Partinico; lotte non violente contro la mafia, la disoccupazione, l’analfabetismo e la fame endemica. Tutti aspetti, come diceva Dolci, sospinti dall’assenza dello Stato e dalle disparità sociali. Danilo morì a 73 anni, il 30 dicembre del 1997. Fra le suo opere Radio Libera, la prima emittente radiofonica privata della Sicilia, la radio dei poveri cristi, che il 25 marzo del 1970, su iniziativa di Danilo Dolci, riuscì a trasmettere per sole 27 ore prima di essere chiusa da un blitz delle forze dell’ordine.

E poi anche il Borgo di Dio a Trappeto, fondato nel 1958, che rappresentava la sede ufficiale in cui la gente poteva esprimersi e confrontarsi per uscire dall’ignoranza e dall’oppressione. La famiglia Dolci, dopo la morte del ‘Gandhi di Sicilia’, rimase nella nostra terra. Ieri, purtroppo, l’incidente che ha tolto la vita a Cielo, uno dei sette figli del sociologo, rimasto schiacciato sotto un pesante tir.