Alpauno

Terza commissione in campo per salvare 54 case abusive di Alcamo

Una delibera approvata 10 anni fa dal consiglio comunale per evitare la demolizione di 54 case abusive quasi tutte nel territorio di Alcamo Marina, divenute negli anni di proprietà del Comune. Ora il problema torna alla ribalta e si cerca di evitare l’intervento delle ruspe. Con le varie leggi di sanatoria sono state presentate otre 12 mila e 500 domande. Ne restano 4 mila 500 il cui esame è bloccato da due anni dopo che il responsabile dell’ufficio è andato in pensione. La delibera ora è stata contestata dalla Procura della repubblica di Trapani con note  inviate al Comune, sia con una sentenza della Cassazione penale del 2022 che di fatto hanno sancito la illegittimità della   delibera che fu adottata dal consiglio comunale 10 anni fa. Si tratta di  28 immobili acquisiti che non contrastano con rilevanti interessi urbanistici, ambientali e non soggetti a vincoli, venivano sottratti alla demolizione per destinarli a finalità pubbliche, Ventisei immobili invece, già acquisiti dal Comune  ricadenti in zone di inedificabilità relativa sempre da destinare a finalità pubbliche, Ma queste finalità non sono state perseguite. Va aggiunto che i proprietari non hanno alcuna legittimazione per impugnare la delibera.

La delibera redatta dal dirigente Ignazio Graziano è stata esaminata dalla Terza commissione consiliare che ha approvato un emendamento da potare in consiglio comunale. Questo riconosce  l’immediata assegnazione del diritto abitativo agli stessi   autori   dell’abuso   per   quelle   costruzioni   realizzate   entro   la   data   del marzo 1992, nel rispetto dei  requisiti prescritti dalla legge.  Impegna   l’Ufficio   preposto   ad   avviare   con   urgenza   una   attività   di   verifica di  ogni singolo immobile costruito dopo la data del marzo 1992   al   fine   di   verificare  se può soddisfare     interessi   pubblici,   non   escludendo   anche quello abitativo, Secondo la Terza commissione consiliare “l’emendamento        qualora   approvato   in   Consiglio   Comunale, sbloccherebbe una situazione che rimasta   congela   da   dieci   anni     e   che     oggi   é   ritenuta   illegittima   della sentenza della Cassazione Penale. Con le proposte della Terza commissione “si   consentirebbe    ad   alcune   famiglie   di   potere   vedersi immediatamente assegnata in uso abitativo la  costruzione realizzata abusivamente o destinandoli ad altri usi previsti dalla legge evitando la demolizione

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