Viva Palermo e Santa Rosalia”. È da questa frase che prende spunto la ricostruzione storica, artistica, religiosa e teatrale di Sara Favarò relativa alla figura di Santa Rosalia. La ricostruzione dell’autrice spazia su diversi fronti: il poema, il cantastorie, la musica, la rappresentazione teatrale. L’autrice, in maniera geniale e lodevole, fa diventare un unicum le tre parti e tutto confluisce in una rappresentazione che diviene teatro, poesia, canto, musica e ballo, dando così vita ad un originale spettacolo che nel contempo è storia e religione, tradizione e fede, arte e preghiera. La figura di Santa Rosalia nei libri della Favarò è stata al centro dell’incontro che si è svolto ieri pomeriggio nella sala della biblioteca comunale di Terrasini. Diversi gli interventi sulla figura della santa, venerata a Palermo dove in questi giorni sono stati celebrati i 400 anni da quando grazie ad un suo miracolo Palermo uscì dalla peste. Nei giorni scorsi l’acchianata sul monte Pellegrino dove sono custodite le spoglie di Santa Rosalia. Anche di questo si è parlato durante l’incontro. Libri dedicati a Santa Rosalia, rosa senza spine dove si va a scoprire anche la leggenda che lega questa santa alla sua terra, il culto e le tradizioni con cui ancora oggi la città di Palermo la ricorda. Tutto quello che c’è da sapere sulla vita, i miracoli e le leggende di una delle sante più popolari al mondo è contenuto nei libri di Sara Favarò. Religiosità, arte, tradizione, leggenda coniugati nei suoi libri che hanno destato interesse attorno al quale hanno ruotato ieri interventi e richieste dei presenti. Scrittrice, giornalista, saggista ha collaborato e collabora con testate di quotidiani e periodici e con i principali canali televisivi italiani.