TARI ad Alcamo, prima scadenza il 10 settembre ma niente cartelle

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Ad Alcamo non è la prima volta che capita. Arriva la scadenza per il pagamento die tributi comunali ma le cartelle non sono state ancora recapitate ai cittadini. In questo particolare anno in cui i ritardi sono anche aumentati a causa del lock-down, le cose stanno andando pure peggio. Una settimana fa, infatti, sono scaduti i termini per il pagamento della prima rata della Tari, la tassa sui rifiuti, e le cartelle non soltanto non sono pervenute nelle case degli alcamesi ma, in parte, sono ancora in fase di stampa. Arriveranno quindi fra alcuni giorni quando, ovviamente, saranno ampiamente scadute.

Ieri, quando cioè il pagamento della prima rata della Tari era già scaduto da una settimana senza che i cittadini avessero alcuna informazione, la dirigente del settore, Tiziana Vinci, ha finalmente pubblicato un avviso sul sito istituzionale del comune di Alcamo in cui si legge che “i documenti della riscossione della Tari 2020 verranno distribuiti a partire da lunedì prossimo 21 settembre a causa di disguidi tecnici del postalizzatore” (i ritardi, aggiungiamo noi, riguardano però anche la stampa delle stesse cartelle). Gli ovvii pagamenti posticipati, si legge sempre nello stesso avviso, non provocheranno applicazioni di sanzioni e interessi sebbene la data di scadenza della prima rata di acconto fosse stata fissata a giovedì della scorsa settimana, 10 settembre.

In città si era quindi registrata un po’ di preoccupazione anche se, di questi tempi, si pensa a ben altro e in tanti farebbero a meno volentieri di pagare le tasse. La crisi economica, infatti, sta attanagliando seriamente le famiglie a causa degli strascichi del recente lock-down e di una ripartenza molto rallentata e difficile.