Una vasta zona di Alcamo, quella guidata spiritualmente dalla famiglia salesiana, in festa da giorni e raccolta ieri sera in strada, fino a tarda ora, per ringraziare e adorare Maria Ausiliatrice, la madonna tanto amata da Don Bosco. La processione sta percorrendo l’ultimo tratto, in corso dei Mille, di un lunghissimo e festoso tragitto per rientrare all’Oratorio Salesiano. Sono le 23,05 e in testa al corteo rulla lo storico tamburinaro. E’ lui, ad un tratto che si ferma e comincia ad urlare “Accura… accura…!!!”. Una Nissan Micra vecchio modello di colore azzurro scuro procede verso il corteo e comincia ad accelerare seminando panico e terrore. Negli occhi e nelle menti dei presenti, oltre mille persone, le stragi viste e riviste in questi ultimi anni.
Il simulacro di Maria Ausliatrice non è per fortuna ancora in corso dei Mille, ma in via Magarotto, altrimenti per la madonnina venerata dai salesiani e per i portatori non ci sarebbe potuto essere scampo. Terminato l’attraversamento della processione, l’autista sgomma e scappa via andando ad abbandonare poi l’autovettura in via Goldoni, in zona Canapè. “Abbiamo davvero toccato con mano le capacità di ausilio della nostra madonnina. Soltanto lei poteva riuscire a non far procurare alcun graffio dalla guida folle di un giovane evidentemente fuori di senno” – ha detto questa mattina, ancora sconvolto, don Luigi Perrelli, il direttore della casa salesiana di Alcamo.
Le descrizioni della gente sono tutte molto simili fra di loro: un giovane alla guida con lo sguardo fisso, gli occhi chiaramente alterati e il capo immobile che non volgeva da alcun lato. Dopo la sfiorata tragedia, tanta gente in ginocchio a pregare ed a ringraziare la Madonna, tre/quattro persone svenute per la tremenda paura, due sole persone ferite in modo lievissimo. I carabinieri, verso mezzanotte, hanno rintracciato e interrogato il proprietario della Nissan Micra. Il giovane, un impiegato che non ha alcun precedente, ha detto che l’auto gli era stata rubata, poco prima, in via Mangione: aveva lasciato le chiave appese al quadro di accensione.
Si è quindi aperta la caccia all’autore della folle corsa che, ovviamente, si è dileguato a piedi. I militari dell’Arma, diretti dal capitano Giulio Pisani, hanno quindi sequestrato il mezzo per effettuare rilievi e accertamenti. Sembra comunque che le indagini abbiano già imboccato una pista. L’uomo che era alla guida rischia l’imputazione per diversi reati: attentato alla pubblica incolumità, tentata strage e anche infrazione all’comma 2 dell’articolo 163 del codice della strada, quello che impone il divieto di interrompere cortei o processioni.