Strage di Ravanusa, tirata in ballo Vitalegas di Borgetto: “Intervento fatto in altra zona”

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“Non c’entro niente con tutto questo. Avviso di garanzia? No… no che motivo c’è, non siamo stati sentiti”. Così Saverio Vitale, titolare dell’azienda Vitalegas di Partinico ha risposto al Tg1 che ha incontrato l’imprenditore che lavora in subappalto per Italgas nella manutenzione della rete del gas a Ravanusa dove un’esplosione, probabilmente per la fuoriuscita di gas dal metanodotto, ha provocato nove morti, il crollo di 4 palazzine e altrettanti edifici gravemente danneggiati con circa 100 sfollati. L’imprenditore partinicese ha specificato che lavora per Italgas “solo su chiamata, quindi non è che abbiamo nessuna responsabilità sul caso noi; se c’è un lavoro da fare noi andiamo”. Cinque giorni prima della strage, ha detto Vitale, la sua ditta ha effettuato “due manovrabilità valvole”, cioè i tecnici di Vitalegas sono andati a Ravanusa e alzato un chiusino in ghisa, pulito il pozzetto, ingrassato la valvola e controllato se funzionava.

L’imprenditore che non è stata registrata alcuna anomalia “anche perché eravamo molto lontani dalla zona”. Sul luogo della tragedia, a Ravanusa, i vigili del fuoco hanno smobilitato le sezioni di ricerca e soccorso cui hanno preso parte anche gli uomini del comando provinciale di Trapani mentre sono adesso all’opera i GOS (Gruppi Operativi Speciali dello stesso corpo, per l’impiego di macchine per il movimento terra. Stanno già ripristinando la viabilità nell’area interessata dall’esplosione. Un intervento che continua anche nelle ore serali con l’ausilio dell’illuminazione artificiale e che è necessario al fine di agevolare i sopralluoghi tecnici che verranno condotti e che sono stati già disposti dalla Procura della Repubblica di Agrigento.