Alpauno

Strade del vino, nasce coordinamento regionale

Prosegue l’attività di promozione della Federazione Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Sicilia, associazione nata lo scorso dicembre che riunisce per la prima volta sotto un unico coordinamento sette strade del vino siciliane: la Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna, la Strada del Vino di Marsala – Terre d’Occidente, la Strada del Vino Terre Sicane, la Strada del Vino e dei Sapori Val di Mazara, la Strada del Vino e dei Sapori del Valdinoto, la Strada del Vino e dei Sapori della Valle dei Templi e la Strada del Vino Cerasuolo di Vittoria dal Barocco al Liberty. In questo progetto di  promozionale non figura Alcamo che per produzione di vino è tra i primi in provincia di Trapani.  Al Castello funziona l’enoteca regionale e sarebbe opportuno conoscere i risultati di tutti gli incontri fatti ad Alcamo con esperti del settore. Quanto è stato speso e quante bottiglie di vino in più sono state vendute da cantine e aziende alcamesi.

“Il lavoro delle Strade  del vino viene portato avanti ormai da 20 anni dove da otto non figura più Alcamo. Infatti nel dicembre del 2016 venne deliberato dalla giunta Surdi  l’addio alle “strade del vino Alcamo doc”. A chiudere i rapporti però non un Comune qualsiasi ma proprio quello di Alcamo. La decisione  del dicembre di otto anni fa è stata presa dalla giunta guidata dal sindaco Domenico Surdi e secondo quanto si legge nella delibera di “recesso volontario” la motivazione sarebbe di natura economica: “Considerato il momento di grave crisi economica che attanaglia gli enti locali cui non è scevra questa Amministrazione – scrisse il dirigente del Settore Sviluppo economico del Comune che ha preso atto della volontà del primo cittadino, l’ex dirigente  Francesco Maniscalchi – che sta cercando con ogni mezzo di contenere la spesa pubblica al fine del mantenimento dei necessari equilibri di bilancio”. La decisione però non passò sottotraccia e alimentò una forte polemica. Una cosa è certa: sicuramente stride il fatto che Alcamo è considerata “la città del vino” e sottrarsi proprio da un’associazione che ne valorizza la caratteristiche lasciò quantomeno perplessi. La somma da versare ogni anno era di 15 mila euro, L’associazione strade del Vino ha iniziato a funzionare dal gennaio del 2000.

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