I lavori sono stati consegnati martedì all’impresa di Lercara Friddi che si è aggiudicata l’appalto per il ripristino dell’impianto sportivo Sant’Ippolito, oggi stadio ‘Nonò Cilluffo’. Si tratta di una delle due strutture sportive ancora chiuse ad Alcamo. L’altra è il PalaDangelo di zona Sant’Anna, di proprietà del Libero Consorzio, l’ex Provincia. Da martedì 7 gennaio, da quando operai e mezzi si metteranno al lavoro, scatterà il conto alla rovescia per rimettere in sesto lo stadio ‘Cilluffo’. Secondo il capitolato d’appalto gli interventi dovranno terminare entro 240 giorni. Andando quindi bene le cose l’impianto dovrebbe essere utilizzabile con l’avvio della prossima stagione sportiva, quella 2025/2026. Per ripristinare il campo sportivo che sorge ad ovest di Alcamo, fra via Berlinguer e via Sant’Ippolito, il comune di Alcamo ha ottenuto un finanziamento di circa 960mila euro dai fondi PNRR dedicati alla prevenzione e alla mitigazione dei rischi connessi al rischio idrogeologico e messa in sicurezza del territorio. L’impianto sportivo, infatti, venne chiuso il 24 ottobre del 2021 proprio per alcune frane causate dal forte maltempo che provocarono danni alla regolarità del fondo campo e che fecero crollare la sottostante condotta fognaria. Adesso il via ai lavori che precedono la completa messa in sicurezza dello stadio ‘Nonò Cilluffo’, la sistemazione del campo da gioco e delle aree adiacenti, il miglioramento di accessibilità e fruibilità della struttura. Quello in avvio è il secondo grosso intervento di recupero negli ultimi dieci anni allo stadio Sant’Ippolito. Il precedente, per un importo di circa un milione di euro, cominciò nel 2013 per concludersi, con alcune polemiche sui soliti ritardi, un paio di anni dopo.