Spostamenti tra comuni confinanti, più elasticità fra Erice e Trapani

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Fra le prerogative dei prefetti con c’è la possibilità di derogare alle disposizioni previste dalla legislazione emergenziale e quindi dai DPCM per il contenimento dell’epidemia. Esistono però particolari territori che, per la conformazione geografica e per le loro attività sociali, necessitano di particolari attenzioni e deroghe. E’ il caso dei comuni limitrofi di Trapani ed Erice con diverse frazioni di quest’ultimo che entrano all’interno del territorio comunale del capoluogo trapanese. Sono quindi arrivate alcune precisazioni dalla Prefettura che, in linea generale, sostengono che le limitazioni e le concessioni previste dai DPCM rispondano anche alle esigenze di spostamento dei cittadini fra i limitrofi Comuni di Trapani e di Erice.

Tenuto conto della specifica conformazione territoriale e della sostanziale integrazione dell’area urbana dei due Comuni, – ha spiegato il prefetto Tommaso Ricciardi, – in ambito di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica è stato convenuto che i controlli sul rispetto delle restrizioni siano attuati secondo criteri di prudente ed equilibrato apprezzamento, anche alla luce delle generali regole precauzionali che suggeriscono, non solo di limitare all’indispensabile gli spostamenti, ma anche di effettuarli, di massima, raggiungendo il luogo più vicino dove, comunque, sia possibile soddisfare le proprie esigenze. Diverso il discorso fra altri comuni seppur confinanti i cui centri urbani, però sono ben distinti e separati da territori in cui non sorgono agglomerati abitativi.

sQuindi se le forze dell’ordine dovranno valutare con maggior prudenza i casi riguardanti i cittadini di Erice e Trapani, stessa cosa non potrà dirsi, ad esempio, per Alcamo e Castellammare del Golfo o per Balestrate e Trappeto.