Finisce agli arresti domiciliari quello che per tanti anni è stato considerato uno degli uomini politici più influenti della Sicilia occidentale, al centro di numerose inchieste. Si tratta di Giuseppe Giammarinaro accusato dai carabinieri di avere violato gli obblighi della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Giammarinaro per tanti anni è stato considerato il re della sanità in provincia di Trapani e fu sua l’idea di candidare a sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi.
Pino Giammarinaro è stato sorpreso durante un posto di blocco dei carabinieri a bordo di un’auto guidata da una persona, già nota alle forze dell’ordine, mentre invece avrebbe dovuto trovarsi a casa. I carabinieri dicono che non è la prima volta che sorprendevano Giammarinaro, sempre in compagnia dello stesso individuo. Al momento del controllo Giammarinaro era sprovvisto del documento che ogni sorvegliato speciale è obbligato a portare con se ed esibirlo a richiesta delle forze dell’ordine. In attesa della celebrazione del processo col rito direttissimo è stato posto agli arresti domiciliari.
E’ questa l’ennesima parabola discendente di un personaggio al quale nel marzo dello scorso anno sono stati confiscati beni per 15 milioni di euro e contemporaneamente emesso il provvedimento della sorveglianza speciale. La confisca a seguito dell’operazione “Salus Iniqua”. Giammarinaro per tantissimi anni è stato un personaggio di punta della politica. Venne eletto deputato regionale nel 1991 con oltre 50 mila preferenze. Per la sua investitura venne a Trapani per una manifestazione l’onorevole Giulio Andreotti.