Sisma nel Valle del Belice, manifestazioni nel 49° anniversario

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Sono passati 49 anni dal disastroso sisma che ferì irreparabilmente il territorio del Belice, nel gennaio del 1968. Anche quest’anno, il Coordinamento dei Sindaci della Valle del Belice, ha elaborato un programma di manifestazioni che si svolgeranno tra Gibellina, Santa Margherita Belice, Partanna, Montevago e Menfi; tutte città colpite dal terremoto. Per scelta univoca del Coordinamento, saranno incentrate esclusivamente sulla commemorazione delle vittime del sisma oltre a vari momenti di confronto politico-istituzionali ove saranno affrontati i nuovi approcci al rischio sismico del territorio e le nuove strategie per il suo rilancio e il suo sviluppo. Lo stesso Coordinamento ha valutato l’opportunità di affrontare gli aspetti relativi alle rivendicazioni dei diritti che ancora vantano parecchi cittadini del territorio nei confronti dello Stato Centrale, oltre a quello relativo al completamento della infrastrutturazione dei vari comuni, nelle sedi istituzionali competenti che sono state già coinvolte attraverso le richieste ufficiali di confronto per giungere finalmente alla tanto, auspicata, definitiva chiusura della vicenda della ricostruzione post sisma. Pare che ad oggi si registri un clima di fiducia, che nasce dalla consapevolezza che le questioni tecnico-giuridiche sono state già ampiamente e puntualmente affrontate durante l’audizione prima, e la visita ispettiva successiva da parte della XIII Commissione Permanente del Senato che ha prodotto, nel novembre scorso, una definitiva risoluzione che ha cristallizzato tutte le questioni non ancora risolte relative al completamento della ricostruzione. Non mancheranno comunque nel corso delle manifestazioni, assicura il coordinamento momenti di protesta, avendo preso una dura e netta posizione relativamente alla paventata possibilità di licenziamento che incombe su 11 operatori della Calcestruzzi Belice. Il Coordinatore dei Sindaci Nicolò Catania, al riguardo, ha affermato a : “non si può nascondere, nonostante tutto, l’amarezza che ancora ci assale per non aver avuto l’opportunità di poter mettere fine, a distanza di quarantanove anni, a questa ormai vergognosa vicenda relativa alla questione Belice.

Ciò nonostante, siamo consapevoli di aver ben lavorato in quanto, questo nostro territorio, si è dotato di tutti gli strumenti necessari per agevolare un definitivo percorso di crescita socio-economico-culturale in grado di intercettare tutte le opportunità offerte dalla nuova programmazione comunitaria e non solo.

La questione aperta con lo Stato Centrale riparte oggi dalla risoluzione della XIII Commissione Permanente del Senato a cui vanno i nostri ringraziamenti per l’opera svolta e per tutti al loro Presidente Sen. Giuseppe Marinello.

Pur consapevoli dell’enorme difficoltà che lo Sato si trova oggi ad affrontare relativamente al disastro evento che recentemente si è verificato nell’ Italia Centrale, che ha colpito i nostri fratelli di quelle comunità, riteniamo che, la recente risoluzione possa essere elemento utile per rivedere e trovare tutte le soluzioni necessarie al superamento definitivo delle questioni legate al territorio belicino”.