Sindaci lasciano chiuse le scuole. Attivati i poteri riconosciuti dall’articolo 50 TUEL

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“In caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale”. Così recita il comma 5 dell’articolo 50 del TUEL, il Testo Unico degli Enti Locali. Rifacendosi proprio a questa norma, applicabile in caso di ‘pericolo’, i sindaci siciliani hanno deciso di emettere ordinanze, comune per comune, per rinviare la ripresa della scuola per altri tre giorni. Alunni e studenti dovrebbero rientrare in classe da lunedì prossimo.

La decisione, già assunta con specifiche ordinanze dai sindaci di Balestrate, Trapani e Palermo (tante altre sono in fase di redazione e dirmazione), è stata assunta in contrasto con quanto deliberato, qualche ore prima, dal governo regionale dopo aver concluso la riunione dell’apposita task-force sulla scuola. La scuole sarebbe dovuta riprendere domani anche secondo il volere del governo Draghi.

I primi cittadini, da qui e fino a domenica, attendono dati certi dalle ASP sui tracciamenti  e sui contagi di docenti e studenti. I sindaci, finché non ci saranno dati certi, non intendo riaprire le scuole di ogni ordine e grado, dall’infanzia e fino alle superiori. Dalla riunione, cui hanno preso parte poco meno di 150 sindaci dell’intera Sicilia, è anche scaturita la volontà di demandare ai vari istituti scolastici la scelta di rimanere fermi o di avviare le lezioni in DAD, vale a dire con la Didattica A Distanza.