E’ un vero e proprio bollettino di guerra l’impennata dell’incubo coronavirus con la Sicilia al terzo posto per la crescita dei contagi. Sono 42 i nuovi casi in Sicilia: 30 sono migranti a Porto Empedocle e Ragusa. Positive due donne a Palermo. In quarantena i 95 partecipanti ad un matrimonio fra Nicosia e Gangi, risale dunque la curva del Covid 19 e c’è da stare molto preoccupati. Ma chi opera i controlli. I porti siciliani sono sguarniti e non possono garantire la sicurezza. Negli aeroporti si riesce a garantire un discreto livello di controlli. Ma il livello di attenzione da parte delle persone e basso, mentre i dati del coronavirus in Sicilia segnano una crescita di contagi. C’è tanta preoccupazione nelle persone, ma c’è anche tanta irresponsabilità in giro. I contagi, secondo le ultime ricerche, da parte di portatori sani che oggi la maggior parte sono giovani che frequentano i luoghi delle movide selvagge. Ma a non rispettare le regole sono anche persone mature che quasi sfottono se uno entra con la mascherina in un locale pubblico al chiuso. E quando parliamo di locali pubblici al chiuso il riferimento va soprattutto ai bar. Provate a fare un per esempio un giro ad Alcamo. Assembramenti all’interno e quasi tutti senza mascherine mentre invece si dovrebbero indossare sempre. Mantenere il distanziamento e lavarsi spesso le mani. Regole elementari per cercare di prevenire una malattia mortale. Il virus è vivo e circola. Si sperava che il caldo estivo avrebbe limitato la sua potenzialità. Ma purtroppo non è così. Ad Alcamo assoluta mancanza di controlli nei luoghi dove ci sono assembramenti sotto gli occhi di tutti, non visti dalle autorità a tutti i livelli. Intanto negli ospedali è scattato il preallarme perché si teme una seconda ondata, che potrebbe essere più devastante della prima. Nonostante questi gravi segnali è scattato una sorta di liberi tutti con assembramenti, mancato uso di mascherine e igiene delle mani. Ad Alcamo si è fiscali al massimo per il mancato pagamento del ticket per parcheggiare, ma le autorità comunali non prestano la dovuta attenzione verso chi infrange le regole anticovid. La responsabilità ricade su ognuno di noi. Rispettare se stessi e gli altri, ma troppi incoscienti sono in giro. Se ne fregano delle regole e sono irresponsabili e un pericolo per tutti. Altro grave problema sono gli sbarchi continui di extracomunitari, soprattutto tunisini, che sarebbe facile bloccarli prima della partenza dalle spiagge. Gli sbarchi altra grave grana per le autorità.