Sgominata banda di rapinatori

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    “Strong cash”: è l’importante operazione di polizia compiuta oggi alle prime luci dell’alba, dal Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo che, con il supporto della Squadra Mobile e degli altri Commissariati della Provincia, ha dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione della Custodia Cautelare in Carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Marsala A. Amato, su richiesta del PM Bernardo Petralia, a carico di otto persone. Indagati per rapina aggravata, porto abusivo di arma da fuoco e da taglio, furto e ricettazione, sono tutti pregiudicati mazaresi e volti noti alle forze dell’ordine: Mohamed Othomane, 27 anni; Vito Ferrantello, 30 anni; Federico Addolorato, 28 anni; Antonino Catania, 29 anni; Semi Othomane 23 anni; CarloFinazzo 39 anni; Bernardo Calafato, 19 anni; Nuccio Anzaldi, 36 anni.

     

     

    L’indagine che ha portato agli arresti è scaturita in seguito ad una rapina in villa, compiuta a Mazara del Vallo il 26 gennaio 2011, nel corso della quale cinque degli indagati, dopo aver staccato la corrente elettrica, fecero irruzione armati di fucile e coltelli, all’interno dell’abitazione.

    Individuata la cassaforte sotto la minaccia delle armi, ma non essendo riusciti ad ottenerne le chiavi, i malviventi la portarono via, per poi forzarla con l’ausilio di altri complici,  e impossessarsi, così, del suo prezioso contenuto: circa 66 mila euro e 5 mila dollari in contanti, numerosi monili e gioielli in oro, diamanti, corallo e avorio, oltre a libretti bancari e documentazione varia.

     

    Le indagini hanno permesso di delineare un variegato mondo legato alla organizzazione e pianificazione di numerosissimi furti e rapine meno eclatanti, e una conseguente rete di ricettazione, riciclaggio di oro e preziosi e spaccio di stupefacenti.

     

    La svolta nelle indagini si ebbe con il ritrovamento della cassaforte, che consentì alla Polizia Scientifica di repertare alcuni mozziconi di sigaretta, da cui fu estratto il DNA di uno dei rapinatori: Mohamed Othomane.

     

    Grazie anche alle intercettazioni, il Commissariato è riuscito a identificare tutti i soggetti coinvolti nella rapina ed anche ad attribuire agli indagati chiare responsabilità riguardo ad altre due rapine commesse sempre a Mazara del Vallo, nei confronti di anziane donne, alle quali erano stati sottratti oggetti in oro.

     

    Le indagini, dalle quali è anche emerso che uno degli indagati, Nuccio Anzaldi, reinvestiva parte dei proventi delle rapine nel commercio di cocaina, adesso proseguono, per scoprire eventuali altri complici.