“Alterna momenti di lucidità al sonno, parla e accenna a muoversi.” Salvatore Sinagra, il giovane favignanese brutalmente aggredito nelle Canarie, a Lanzarote, nella notte tra il 25 e il 26 gennaio scorso, ha finalmente iniziato a mostrare segni di ripresa, dopo un complesso intervento chirurgico al cervello e più di due settimane di coma farmacologico.
Ne danno notizia sui social il fratello Vito e il padre Andrea, che finalmente sembrano vedere una luce in fondo al tunnel. Un incubo senza pari quello vissuto dalla famiglia Sinagra, che lascia finalmente spazio alla speranza di rivedere Salvatore, attualmente ricoverato all’ospedale di Gran Canaria, riprendere, seppur lentamente, la sua vitalità dopo quella notte sfortunata, senza senso e senza perché. “Non è perfettamente cosciente ma risponde bene pur restando in terapia intensiva ci dà buone speranze” continua il padre, che pur nel più profondo dei dolori che un genitore possa patire, ha trovato la forza di informare amici e conoscenti e ringraziare le autorità italiane, i medici spagnoli per la vicinanza e i concittadini favignanesi per la partecipazione alla fiaccolata silenziosa di qualche giorno fa, che chiedeva “giustizia per Salvatore”. Giustizia che al momento vede il suo brutale aggressore restare sottoposto al carcere preventivo, senza cauzione, con l’accusa di aggressione aggravata e lesioni gravi.
Il 25enne, pregiudicato spagnolo, ha confessato quasi immediatamente dopo l’arresto, di essere sotto effetto di cocaina quando ha sferrato il feroce attacco che ha provocato a Sinagra una violenta e immediata emorragia cerebrale, come confermato da tre testimoni e dalle immagini delle videocamere di sorveglianza acquisite dagli inquirenti. Una vicenda giudiziaria che ancora è in fase di avvio ma intanto è ritornata la speranza di rivedere Salvatore presto a casa, tra i suoi cari.