Scopello diventerà patimonio UNESCO?

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“La candidatura di Scopello con i suoi faraglioni, ciò che resta dell’età borbonica e la riserva dello Zingaro a sito Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, ha tutte le caratteristiche di unicità storica, ambientale, paesaggistica, antropologica per essere inserita nella lista provvisoria italiana e credo che possa diventare, qualora formalizzata e corredata dagli studi di gestione del sito, una priorità del governo italiano. Io non ho motivo e non ho nemmeno argomenti al mio arco per stabilirne i tempi. Ma quello che ritengo e l’impegno che posso prendere e che sarà tra le candidature che valuteremo”. Lo ha detto il presidente della Commissione Nazionale Italiana dell’Unesco, Giovanni Puglisi, ospite, del Rotary Club di Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta, nell’affollatissima aula consiliare di Castellammare, nel corso del suo intervento su “La Sicilia, l’Unesco e la Pace”’.

 

La candidatura dei “Faraglioni di Scopello, Riserva Orientata Naturale dello Zingaro e Terre dei Borbone” per la iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO è stata lanciata dal Rotary Club di Castellammare del Golfo, alla presenza dell’amministrazione comunale di Castellammare del Golfo al completo, del Centro Studi Don Rizzo di Alcamo, ANCI Sicilia, i clubs Rotaract ed Intercact della città e l’Istituto Europol.

 

Sulla possibilità che il sito venga riconosciuto Patrimonio mondiale dell’umanità, Puglisi dichiara: “La Commissione nazionale Unesco può solo fare da sollecitatore e stimolatore presso gli organismi internazionali, ma ovviamente siamo pronti a sostenere la candidatura in tutte le sedi opportune per raggiungere questo risultato. Si tratta di un iter che richiede una serie di momenti formali. Inoltre devono essere le autorità territoriali a elaborare il dossier che poi viene girato al Mibac”. Il presidente della Commissione italiana non nasconde il lavoro dietro le quinte, già iniziato da settimane: “C’è un’intensa attività per arrivare alla redazione del dossier da parte di tecnici. Ci sono comunque aspetti tecnici che non possono essere ignorati, come l’elaborazione di un piano di gestione e della strutturazione del sito”.