Scomparsa da Alcamo nel 2015, palermitano confessa omicidio giovane truffatrice

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Un sacerdote gli aveva detto che per ottenere il perdono di Dio doveva presentarsi alle autorità e confessare. Così ha fatto Damiano Torrente, pescatore palermitano di 47 anni, che si è recato dai carabinieri della stazione “Falde” per confessare l’omicidio di Ruxandra Vesco, all’epoca dei fatti trentenne, giovane rumena residente ad Alcamo in quanto adottata da una famiglia alcamese. Dalle immediate verifiche eseguite nel corso della notte, i militari dell’Arma, con il supporto dei Vigili del Fuoco, hanno rinvenuto alcune ossa, in una scarpata adiacente a via Monte Ercta, un versante del monte Pellegrino, proprio nel punto indicato da Torrente. L’uomo, che ha confessato lo strangolamento, è stato arrestato  per “omicidio ed occultamento di cadavere”, quindi trasportato al carcere di Pagliarelli. Domani si terrà l’interrogatorio di garanzia alla presenza dell’avvocato Alessandro Musso, legale del reo-confesso.

Al centro del movente che avrebbe spinto il quarantasettenne, che ha un precedente per stalking, ci sarebbe probabilmente una delle tante truffe orchestrate dalla giovane donna oppure una richiesta di denaro in ambito di scenari passionali. Sono ancora aperti tantissimi procedimenti, in diverse procure d’Italia, soprattutto a Trapani e a Palermo ma anche nel Lazio e in Lombardia, nei confronti della donna la cui scomparsa venne denunciata dal marito, un cittadino rumeno, nel 2015. Ruxandra Vesco, che talvolta si faceva chiamare Alessandra e che abitava in via Scio, ha causato la rabbia di numerose persone truffate a tal punto da spingerle ad aprire una pagina facebook denominata “Truffatrice ad Alcamo”.

La donna, di cui non si avevano più notizie ad Alcamo dal 2015, proprio l’anno in cui sarebbe stata strangolata da Torrente nel mese di ottobre, era specializzata in particolare in alcuni tipi di truffa. Il suo ‘cavallo di battaglia’ era comunque quello di spillare denaro in cambio di allettanti promesse di posti di lavoro. Poi anche l’uso fraudolento e illecito di carte di credito altrui, sottratte o prestate. Un modus operandi costante, quella della rumena alcamese, che potrebbe fare ipotizzare come anche Damiano Torrente possa essere stato sua vittima. L’uomo, nella sua deposizione ai carabinieri, avrebbe anche parlato di movente passionale. Fra i due, probabilmente, c’era sta una relazione. Adesso, per eliminare gli ultimi dubbi su questa triste vicenda, bisognerà attendere le analisi sulle ossa ritrovate a Palermo e confermare quindi che si tratti di Ruxandra Vesco.