La strada che dovrebbe collegare molto più velocemente Palermo con San Vito Lo Capo non attraverserebbe la Riserva Naturale dello Zingaro, in caso contrario sarebbe una pura e anacronistica follia, ma passerebbe al di sopra dello splendido paesaggio costiero che sorge fra i comuni di Castellammare del Golfo e di San Vito Lo Capo. Probabilmente il presidente della Regione, Renato Schifani, si riferiva proprio al completamento e all’ampliamento di una strada già esistente, la cosiddetta ‘Via dei Marmi’, che partendo dal castello di Baida raggiunge la località turistica sanvitese. L’arteria era già stata al centro di un’iniziativa congiunta dei sindaci di Castellammare del Golfo, Custonaci e San Vito Lo Capo che nel febbraio del 2020 avevano inviato una richiesta alla Regione. Nel documento si chiedeva il completamento e la messa in sicurezza di una strada che avrebbe potuto accorciare notevolmente i tempi per raggiungere San Vito Lo Capo, una delle mete turistiche maggiormente gettonate dell’intera Sicilia ma non solo.
Un percorso, il cui progetto iniziale è datato 1974, di circa otto chilometri e mezzo che da portella di Baida, in territorio castellammarese, costeggia la parte alta al confine con la riserva dello Zingaro, si snoda in territorio di Custonaci e, passando nei pressi di monte Sparagio, va a sfociare poco distante dall’abitato di Castelluzzo. Due stralci dell’opera vennero finanziati e realizzate ma mai è stato effettuato il completamento con l’ultimo tratto e con la realizzazione delle opere idrauliche necessarie. I tre sindaci, nella loro richiesta inviata circa cinque anni fa alla Regione, avevano anche evidenziato altri possibili benefici. Non soltanto una nuova e più celere strada per raggiungere San Vito Lo Capo ma anche un altro accesso, in zone abbastanza impervie, per i mezzi di soccorso in caso di incendi, piaga che in quelle zone è purtroppo sempre presente. Probabilmente, e vogliamo sperare che sia così, l’intervento di Renato Schifai alla BIT di Milano si riferiva all’incompiuta ‘Via dei Marmi’.