San Vito Lo Capo-Cous Cous Fest, anche quest’anno è record di vendite

0
479

 

“Ad estate ormai conclusa San Vito ha continuato la sua stagione turistica registrando migliaia di presenze che rivelano l’efficacia di un progetto che colleziona da diversi anni risultati importanti”. Questo il commento di Matteo Rizzo, sindaco della cittadina balneare che ha salutato così la chiusura della 19esima edizione del Cous Cous Fest, festival internazionale dell’integrazione culturale. Il cous cous, piatto povero nato tra le dune dei deserti del Maghreb, è stato ancora una volta il pretesto per parlare di pace e solidarietà tra i popoli all’insegna del motto “make cous cous not war”. La rassegna ha attirato a San Vito migliaia di persone con un programma di ben dieci giorni che ha visto, tra i tantissimi eventi collaterali alla gara vera e propria, oltre 40 cooking show con i maggiori protagonisti della cucina italiana, da Giancarlo Morelli a Sonia Peronaci, da Pino Cuttaia a Chiara Maci, Filippo La Mantia e Giorgione. E non sono mancati i grandi artisti della musica italiana internazionale che hanno calcato il palco di piazza Santuario. Da Alvaro Soler a Edoardo Bennato, da Luca Carboni a Giusy Ferreri. “Anche quest’anno – spiegano dall’agenzia di comunicazione Feedback di Palermo, organizzatrice e producer dell’evento- il festival ha segnato un nuovo record, superando ancora una volta i biglietti di degustazione venduti l’anno scorso e registrando un incremento a due cifre. Siamo orgogliosi di questo bilancio, frutto di un lavoro molto intenso che coinvolge per un intero anno tutta l’agenzia”. Sabato è avvenuta la proclamazione del vincitore del campionato del mondo del cous cous: la Palestina. La ricetta degli chef George Suheil Srour ed Elias Bassous – cous cous con finocchio e melograno crumble servito con filetto di orata alla griglia su un letto di coulis di finocchio e una spolverata di sommacco selvaggio infuso in olio d’oliva – è stata la preferita dalla giuria tecnica rispetto a quelle degli altri nove Paesi in gara: Angola, Francia, Israele, Italia, Marocco, Mauritius, Perù, Stati Uniti e Tunisia. Nel panel tecnico, presieduto da Claudio Sadler, chef 2 stelle Michelin, undici tra giornalisti, chef e food blogger. Gli chef vincitori sono stati accompagnati sul palco da Magdouline Salameh, responsabile dei rapporti con l’Italia per il Ministero del turismo e dei beni storici della Palestina. “Il mio augurio – ha detto Salameh – è che possa arrivare presto quel giorno in cui possiamo regalare un momento di pace ad ogni persona che vive nella Terra Santa: palestinesi, israeliani, arabi e che soprattutto per i bambini si possa costruire un futuro di serenità”. La giuria popolare, composta dai visitatori della rassegna, anche quest’anno ha premiato l’Italia, rappresentata da due chef sanvitesi, Giorgio Graziano, il capitano, e Antonino Grammatico e due sardi, Alberto Sanna e Federico Floris I vincitori del Campionato italiano Bia. Hanno presentato un piatto a base di cernia e tenerumi (i fiori di zucchina). Agli Stati Uniti è andato uno dei due premi speciali assegnati dalla giuria tecnica, quello per la migliore presentazione del piatto. Al Perù, per la prima volta partecipante al Festival, è andato invece il premio per l’innovazione del piatto, definito di grande armonia.