Salato spacca o riunisce coalizione? Centro-sinistra verso unità

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La costola del centro-destra, quella pilotata dall’assessore regionale Mimmo Turano e che ha lasciato fuori Lega, Cantiere Popolare e Movimento per le Autonomie, nonché i movimenti civici che si riconoscono in quell’area, ha partorito finalmente il nome del candidato a sindaco per le prossime amministrative che si terranno ad Alcamo il 10 di ottobre. Si tratta di Leonardo Salato, avvocato civilista, 61 anni, da giovane calciatore nel ruolo di centrocampista, che in vita sua ha avuto un’altra esperienza di amministratore comunale, nel 2000, nell’ultimo scorcoo della seconda sindacatura di Massimo Ferrarra.

Entrò in giunta in quota Lista Dini, il partito dell’ex presidente del consiglio dei ministri che ad Alcamo era rappresentato da Norino Fratello e a livello provinciale da Bartolo Pellegrino. Adesso Salato viene proposto a sindaco da UDC, Fratelli d’Italia, CentrAli – Italia Viva, Diventerà Bellissima e Forza Italia. A breve il candidato in pectore tenterà di trovare il sostegno anche fra quei partiti e movimenti civici che si riconoscono nel centro-destra. Allo stato attuale la strada appare poco percorribile e la coalizione potrebbe quindi arrivare all’appuntamento elettorale spaccata in due: da un lato Leonardo Salato con Turano, Scala, Parrino, Abate e Alessandro Fundarò; dall’altro Lega, movimento Via (Papania), Cantiere Popolaree, SiAmo Alcamo (Sucameli) ed MpA.

Pare che quest’ultimo schieramento, oltre ad almeno cinque liste, abbia già individuato un paio di percorsi per arrivare ad una propria candidatura a sindaco. Stando così le cose crescono le quotazioni per Domenico Surdi. L’uscente dovrebbe andare sicuramente al ballottaggio ma, secondo qualcuno, potrebbe anche arrivare al 41%, quello che gli consentirebbe l’elezione al primo turno. In casa centro-sinistra non restano quindi molte soluzioni.

La prima riguarda il ballottaggio dove certamente, qualora la colazione non accedesse al secondo turno, appoggeranno Surdi. La seconda sta invece nell’unica soluzione possibile, quella di riavvicinamento, nell’alveo del Forum Civico, di Cento Passi, Verdi, Partito democratico e pezzi di ABC. Bisogna fare i conti, però, con Massimo Fundarò che, da tempo, ha cercato di connotare il cammino di avvicinamento alle elezioni. Quest’ultimo, però, ha mutato i suoi probabili candidati a sindaco: non più Di Franco o Palmeri ma un’altra donna oppure n esponente della sinistra del PD.