Salato divide il centro-destra. Surdi designa il vice, PD e Forum insieme

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La presentazione della candidatura di Leonardo Salato, nata da un accordo tra alcuni pezzi del centro-destra e il gruppo Scala, potrebbero avere ottenuto effetti esattamente contrari da quelli auspicati, almeno a parole, da coloro che hanno sottoscritto l’intesa.

Una ‘fuga in avanti’ che avrebbe non soltanto bruciato le possibilità di coinvolgimento per le altre forze del centro-destra ma che anzi, al contrario, le avrebbe ringalluzzite per disegnare un loro programma e individuare un oro candidato-sindaco.

Lega, Cantiere Popolare, Movimento per le Autonomie, lista civica SiAmo Alcamo e movimento VIA stanno lavorando per aprire la partita in tempi rapidissimi e dar vita, così, con un altro candidato-sindaco, a una sorta di primarie del centro-destra in occasione del primo turno delle elezioni amministrative. I nomi che si fanno sono sempre quelli, anche una donna di cui si parla da almeno un anno.

Centro-destra, quindi spaccato in due e con altrettanti candidati a sindaco. Poi, nella corsa al palazzo di città, anche l’uscente e ricandidato Domenico Surdi nonché un esponente della coalizione di centro-sinistra scaturita dal progetto Forum Civico: PD, Verdi, Cento Passi e pezzi di ABC. A proposito di quest’ultimo movimento il ticket fra Surdi e Caterina Camarda appare cosa fatta.

Al primo la candidatura a sindaco e alla seconda, ex sua agguerrita oppositrice, la vice-sindacatura. Due liste per il consiglio comunale. Una con il simbolo del Movimento 5 Stelle e l’altra che si rifà ai deputati Corrao e Lombardo. Potrebbe nascerne anche una terza ma sembra davvero difficile, di questi tempi, recuperare candidati.

Un’altra parte di ABC, il movimento che ha rappresentato ad Alcamo la novità politica dal 2012 fino a qualche tempo fa, si schiererà con la sinistra. Potrebbe essere il caso di Gino Pitò che però potrebbe anche ritirarsi a ‘vita privata’.

Il leader dei verdi, Massimo Fundarò, ha proposto al partito democratico una rosa di tre nomi: il solito Leonardo Di Franco, una donna anche moglie di un esponente dell’ala sinistra del PD e un altro rappresentante del gentil-sesso. Dall’altro lato il PD continua a proporre come candidato a sindaco, il suo segretario comunale, Nicola Bambina.