Russo in ‘comproprietà’, Enna non paga. Messana invoca Procura e Corte dei Conti

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In carica per 20 mesi, dal primo gennaio del 2018 fino al 31 agosto dello scorso anno, alla guida del settore urbanistica del comune di Alcamo, l’architetto Venerando Russo fa ancora parlare di sé. Stavolta non c’entrano niente gli strascichi polemici su come il dirigente ha lasciato l’incarico e i provvedimenti dell’amministrazione comunale. Si tratta invece di risvolti economici legati pur sempre alla presenza di Russo nella dirigenza del comune di Alcamo.

L’ingegnere-capo, nfatti, aveva lavorato per la burocrazia comunale alcamese in forma associata con il comune di Enna. Una ripartizione del servizio e dei costi che prevedeva il 60% per gli uffici alcamesi e il 40 per quelli ennesi. A tutt’oggi però il comune della Sicilia centrale sarebbe debitore nei confronti di quello di Alcamo. Una somma di oltre 40.000 euro che però, cosa ancora più grave, nessuno si prende la briga di recuperare.

Sulla vicenda è intervenuto, con un’interrogazione molto dettagliata, il consigliere comunale dell’UDC Saverio Messana che pone alcuni quesiti al sindaco Domenico Surdi. Il comune di Enna, dice l’esponente dell’opposizione, ha onorato la convenzione approvata il 29 dicembre 2017 e relativa al rimborso derivante dall’utilizzo congiunto di Venerando Russo? Inoltre, continua Messana, il comune di Enna ha rimborsato a quello di Alcamo il 40% dell’intero emolumento o soltanto il trattamento economico fondamentale senza quello accessorio?

Insomma il rapporto fra l’amministrazione Surdi e l’ingegnere Venerando Russo continua a produrre spine burocratiche. Oltre al mancato rimborso di oltre 40.000 euro, infatti, lo stesso consigliere comunale dell’UDC, qualche tempo fa, aveva chiesto che gli atti relativi alle proroghe della convenzione fra i due Enti Locali venissero inviati sia alla procura che alla Corte dei Conti. L’interrogazione si occupa anche di questo e chiede se effettivamente l’invio è stato espletato.