“Rostro Egadi 17”, via al restauro del reperto recuperato il 2 agosto

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Avviato il restauro dell’ultimo rostro recuperato dalla Soprintendenza del mare della Regione Siciliana sui fondali delle isole Egadi. Il via alle operazioni di analisi a Palazzetto Mirto a Palermo, è stato dato in occasione del secondo anniversario della scomparsa dell’assessore ai Beni culturali, Sebastiano Tusa, avvenuta in un incidente aereo in Etiopia, mentre si stava recando in Kenya per partecipare a una conferenza internazionale dell’Unesco. Era stato proprio l’archeologo siciliano, molto legato al territorio trapanese, a individuare, nel 2018, il prezioso reperto a nord-ovest dell’isola di Levanzo.

Classificato come “Rostro Egadi 17” – ennesima testimonianza della storica battaglia navale che pose fine alla prima guerra punica, con la vittoria di Roma su Cartagine – era stato riportato in superficie (con la collaborazione della Guardia di finanza, dei subacquei altofondisti della Golbal underwater explorers  e del personale dell’Area marina protetta) lo scorso 2 agosto, guarda caso proprio in quello che sarebbe stato il giorno del sessantottesimo compleanno di Tusa.

Un progetto di cooperazione culturale che vede insieme la Regione, la Fondazione Horcynus Orca e il Comune di Favignana.  Dopo le indagini diagnostiche si procederà al restauro, a conclusione del quale il rostro sarà musealizzato, come confermato dall’assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà. Il restauro del rostro e la diagnostica preliminare sono stati affidati a una società altamente specializzata nel settore della conservazione di beni culturali.