Romeno residente ad Alcamo morto sul lavoro, processo ricomincia per la quarta volta

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Un nuovo giudice insediatosi ieri per la celebrazione del processo nei confronti di quattro imputati accusati di omicidio colposo per la morte sul lavoro, avvenuta nell’estate del 2018. Quattro anni di attesa e per i famigliari della vittima il romeno Francis Paulet, che allora aveva 36 anni, per avere una giustizia che ancora non arriva. Ieri è iniziato nuovamente il processo. Tutto quanto fatto in precedenza annullato perché si è insediato il nuovo giudice: il quarto. Ieri c’è stata nuovamente la costituzione delle parti. Primo adempimento in un processo e pertanto rinviata la deposizione di un maresciallo dei carabinieri che partecipò alle indagini. L’ennesimo esempio dei tempi biblici della giustizia italiana che a volte si concludono senza iniziare: ovvero con la prescrizione dei reati. Il tema giustizia è dibattuto in Italia ma non si arriva mai a conclusioni e quindi cresce la sfiducia della gente.

Francis Paulet Morì in un incidente sul lavoro. Il fratello Daniel  rimase gravemente ferito, e dopo lunghi periodi trascorsi in ospedale oggi è costretto a vivere su una sedia a rotelle. La disgrazia nell’estate del 2018 in contrada Costalarga di Castellammare del Golfo. Entrambi furono colpiti dal braccio staccatosi di una betoniera mentre lavoravano il cemento per realizzare un muretto in una casa di villeggiatura. Per tale incidente sono sotto processo per omicidio colposo in concorso gli alcamesi Giovanni Renda che lavora in un’azienda di calcestruzzo. Pietro Agnello che manovrava l’autopompa e per l’insegnante di educazione fisica in pensione Gaetano Palmeri, alcamese che vive a Castellammare, titolare della ditta che stava eseguendo i lavori. Imputato di omicidio colposo anche Giovanni Safina quale committente dei lavori e proprietario della villa. Prossima udienza il sette luglio