Risanamento finanziario, il sindaco di Petrosino: “missione riuscita”

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La prima seduta di consiglio comunale di Petrosino dell’anno ha visto tra i punti all’ordine del giorno la riapprovazione del Rendiconto dell’Esercizio Finanziario 2011, la delibera della Corte dei Conti sullo stesso rendiconto e le misure correttive adottate dall’amministrazione Giacalone. Entrambi atti approvati a maggioranza.  Nel 2011 il consiglio comunale fu sciolto per la mancata approvazione nei termini previsti dalla legge del bilancio di previsione e pertanto commissariato. La Corte dei Conti successivamente intervenne evidenziando una serie di irregolarità e segnalando il rischio per i l Comune di essere classificato come “ente strutturalmente deficitario”.

Proprio riguardo a questi specifici punti il sindaco Giacalone ha portato a conoscenza del consiglio e della cittadinanza la relazione che ricostruisce sin dall’inizio quello che è stato ereditato dalla vecchia amministrazione, i debiti fuori bilancio, e tutti gli altri punti di criticità amministrativi che portarono la Corte dei Conti a rilevare la deficitarietà strutturale del Comune. “Tra tutte le cose fatte della mia amministrazione il risanamento finanziario del Comune di Petrosino è molto probabilmente la più grande – le parole del primo cittadino -. Si tratta di qualcosa di intangibile e forse non facile da spiegare. Ma invito i miei cittadini di fare uno sforzo e dedicare qualche minuto per leggere e comprendere la nota informativa (visibile dal sito ufficiale del comune). Perché  si tratta dei vostri soldi ed è giusto che sappiate quale situazione … abbiamo trovato, cosa ha scritto la Corte dei Conti e com’è radicalmente cambiata la situazione in appena 1 anno e mezzo”.

Partendo dalla situazione iniziale dalla relazione del sindaco, con tanto di grafici, emerge: la riduzione della spesa per il personale dal 57% al 39%; l’eliminazione dal bilancio di oltre 800mila euro di residui attivi ed oltre 240mila di residui passivi; riscossioni dei tributi quasi quadruplicate: si è passati da poco più di 600mila euro a quasi due milioni di euro senza però aumentare l’aggravio fiscale – nel 2013 anzi è diminuita la spesa per la raccolta dei rifiuti – ma si è puntato invece sulla cosiddetta azione di “moral suasion”: ossia attraverso comportamenti virtuosi ed esemplari e la maggiore informazione ai contribuenti.

Il documento evidenzia, infine, parametri positivi per la misurazione di “ente strutturalmente deficitario”: il minimo deve essere 6 sui 10 previsti: Petrosino è passato dai 5 nel 2011 ai 7 nel 2013. Apprezzamento all’amministrazione è arrivato anche dalla minoranza, mentre il consigliere di “Cambia Petrosino”, Salvatore Spanò, vista la gravità della situazione finanziaria emersa nel 2011 ha proposto l’istituzione di una commissione d’indagine così come previsto dal regolamento consiliare. Stessa proposta rilanciata dal consigliere Facciolo che a nome di tutto il gruppo consiliare “Cambia Petrosino” ne ha anticipato la formale istituzione ai prossimi consigli comunali.

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