Rinnovo strumenti urbanistici, ad Alcamo ‘anno zero’? Caldarella all’attacco e giunta replica

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Approvare il Piano regolatore generale il cui schema di massima è passato in consiglio comunale nel maggio di tre anni fa oppure puntare sul Pug, piano urbanistico generale, legge regionale n.19 del 2020, che contiene le nuove direttive? Dalla soluzione di questo interrogativo dipende il nuovo riassetto urbanistico e la possibilità di individuare nuove aree, delle quali c’è fame ad Alcamo, per potere rilanciare l’attività edilizia. Attesa da tanti alcamesi la destinazione delle aree dalle quali dipendono i prezzi dei terreni che possono fare la fortuna o meno dei proprietari. Gli immobili nuovi si vendono così come è boom di richieste di villini. Ma l’handicap è determinato dalla carenza di aree. Prg al palo. Pug, che mira a coinvolgere nelle scelte urbanistiche i cittadini, tutto da decidere.

La richiesta di fare chiarezza sugli strumenti urbanistici è contenuta in un’interrogazione del consigliere Ignazio Caldarella, presentata al sindaco lo sorso 18 febbraio la cui risposta è arrivata ora in consiglio comunale. E’ stata oggetto di un dibattito a conclusione del quale Ignazio Caldarella si è dichiarato “insoddisfatto per le risposte generiche e prive di precise scadenze mentre i cittadini attendono invano da diversi anni provvedimenti che non arrivano dalla giunta Surdi”. Ribatte il Comune “che per quanto riguarda la revisione del Prg oltre ad avere approvato lo schema di massima ha anche affidato gli incarichi professionali e di consulenza per la redazione”.   Nell’elaborazione dello strumento urbanistico si valuterà se e in che misura sarà utilizzata l’attività progettuale relativa ai piani particolareggiati. Da decidere eventuali somme per l’attività lavorativa straordinaria,  svolta dai pochi dipendenti dell’ufficio di Piano. “Da stabilire il cronoprogramma per la redazione dello strumento urbanistico. Per la pianificazione da attuare la competenza è del consiglio comunale. L’ufficio di piano prima della redazione dello schema di massima ha svolto tre riunioni e al momento la giunta non ritiene di affidare l’incarico a tecnici esterni”.

Il Prg di Alcamo venne approvato prima dal consiglio comunale nel 1997 e poi adottato dalla seconda giunta Ferrara nel 2001. Ora da otto anni si dibatte sulla necessità di un nuovo strumento urbanistico, ma la soluzione alla luce del dibattito in consiglio appare ancora molto lontana. Nelle contrade Palmeri, San Gaetano, Pigne di don Fabrizio e Palma esistono aree ad hoc per villini, i più richiesti, ma senza strumenti urbanistici Prg o Pug tutto rimane fermo. “Il Comune continua a far registrare  grossi ritardi – dice Ignazio Caldarella –. Tutto viene affidato ad una equipe dell’ufficio tecnico comunale, fra l’altro oberato di lavoro. Inoltre i frequenti cambi di dirigenti al vertice di questo settore non  agevolano l’attuazione di strumenti urbanistici nuovi dei quali c’è urgente necessità”.