Rifiuti, ad Alcamo investimento esiguo. Stop nei festivi e niente bonifica discariche

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L’esiguità del piano economico dei rifiuti, quello al centro dell’appalto settennale conferito dal comune di Alcamo, è sempre al centro delle pecche che il servizio continua ad avere, seppur in maniera più ridotta rispetto al recente passato. Più volte abbiamo parlato dell’esiguità dei fondi stanziati dal comune di Alcamo per i servizi di raccolta dei rifiuti e pulizia della città e della relativa difficoltà di trovare ditte partecipanti alle gare d’appalto.

Due volte l’appalto settennale è andato deserto mentre l’ultimo tentativo ha visto in lizza soltanto l’aggiudicataria Ciclat Ravenna, che poi ha utilizzato, come ditta attuatrice, la Roma Costruzioni. Aspetti questi che dimostrano come le imprese del settore ritenessero l’appalto poco conveniente e appetibile dal punto di vista economico. E sempre tali vicende sono al centro di alcuni disservizi. Ribadiamo, la situazione è certamente migliorata ma Alcamo tutt’ora non è pulita come lo era una volta. Innanzitutto la ditta appaltatrice, come è giusto che sia, non farà lavorare i suoi dipendenti nei giorni festivi.

Il piano economico non lo consente. Quindi salteranno alcune giornate di raccolta, a differenza di come capitava in passato, se dovessero coincidere con le festività Un esempio è proprio domani, 1° maggio, in cui la ditta ad Alcamo non effettuerà alcun ritiro. Un aspetto che sarebbe quindi al centro di un grave difetto di comunicazione da parte della giunta Surdi. Non ci pare, infatti, che alcuna nota sia stata diramata in tal senso.

Comunicato invece il nuovo appuntamento con alcuni cassoni installati in zona Scampati e domani e in zona Calatubo domenica per sfalci, potature e legno. Ma l’esiguità del piano economico del servizio è anche al centro del mancato intervento in alcune zone divenute discariche a cielo aperto, anche e soprattutto per l’inciviltà di alcuni cittadini, come ad esempio la via Paolo Giudici, e buona parte di Alcamo Marina.

Senza un investimento ulteriore, infatti, la Roma Costruzioni non effettuerà alcun servizio straordinario di raccolta per eliminare gli obbrobriosi ammassi di spazzatura. Il comune di Alcamo, quindi, dovrebbe reperire le somme per assegnare tali servizi aggiuntivi alla stessa Roma Costruzioni. In questa maniera tornerebbero anche a lavorare i 18 alcamesi rimasti fuori dal nuovo appalto e attualmente posti in cassa integrazione dalla FL Mirto, la ditta che effettuava la raccolta fino allo scorso mese di gennaio.