Soltanto nel periodo delle indagini avrebbero scaricato, assieme ad altri, in un terreno di circa 11mila metri quadri, a Partinico, sottoposto a vincoli, oltre 633 tonnellate di rifiuti pericolosi. I finanzieri del comando provinciale di Palermo e della compagnia di Partinico hanno eseguito una misura cautelare emessa dal gip, su delega della Dda, nei confronti di due imprenditori del settore dell’edilizia accusati di traffico illecito di rifiuti. Un terrasinese, titolare di un’impresa edile che ha sede a Balestrate, è finito ai domiciliari, mentre ad un imprenditore di Borgetto è stato notificato il divieto di dimora. Inoltre, per entrambi, è stata disposta l’interdizione per un anno dell’attività di impresa.
Le Fiamme Gialle hanno anche sequestrato parte del complesso aziendale delle due imprese, oltre all’area di estensione superiore agli 11 mila metri adibita a discarica abusiva. Nei confronti di una delle due società è stata contestata anche la responsabilità amministrativa del reato. I finanzieri della compagnia di Partinico e della sezione aerea della guardia di finanza avrebbero quindi scoperto una vasta gestione illecita di rifiuti. Le imprese dopo aver effettuato lavori edilizi, trasportavano direttamente o indirettamente i residui di lavorazione, come inerti, rifiuti ferrosi o elettronici, eternit, copertoni, conferendoli abusivamente in un terreno, sottoposto a vincoli, a Partinico. Le riprese aeree hanno accertato un’opera continua di livellamento e spianamento del terreno. Nell’area scaricavano rifiuti anche altre 15 persone provenienti da Balestrate, Partinico, Trappeto, Terrasini, Carini e Palermo, anche loro indagati a piede libero. Tutti gli imprenditori interessati hanno goduto di rilevanti guadagni derivanti dal risparmio dei costi necessari per provvedere al corretto smaltimento dei rifiuti pericolosi.