Hanno già effettuato le visite mediche e sottoscritto, venerdì nel pomeriggio, presso la camera del lavoro della CGIL di Alcamo e alla presenza degli altri sindacati, i nuovi contratti di assunzione. Sono 85 i dipendenti, ex Energeticambiente ed ex Mirto/Camedil, che da domani avvieranno la loro opera alle dipendenze della Ciclat Ambiente di Ravenna che per sette anni, attraverso la ditta esecutrice Roma Costruzioni, si occuperà della raccolta dei rifiuti, anche di alcuni interventi per il verde pubblico su tutto il territorio comunale alcamese.
L’azienda ha quindi fatto sottoscrivere i contratti a coloro che facevano parte dell’elenco al centro dell’accordo, siglato circa tre settimane fa, da sindacati e impresa che, nel frattempo, ha già allestito il suo cantiere all’interno del CCR di contrada Vallone Monaco. Sull’individuazione del personale non hanno sortito alcun effetto gli ultimi provvedimenti adottati dall’impresa che si è occupata dei rifiuti ad Alcamo negli ultimi mesi, fra non poche polemiche e critiche, che aveva reinserito in organico 18 dipendenti, per fermare la loro battaglia legale dinanzi al giudice del lavoro, mandandone in cassa integrazione altri 26.
Gli elenchi e le nuove assunzioni, infatti, sono rimasti quelli che già erano stato consegnati alla Ciclat nell’ambito dell’accordo sindacale. Restano nel bacino degli ammortizzatori sociali, e quindi sempre a rischio di licenziamento o in attesa della chiamata per i lavori stagionali, gli stessi 18 lavoratori che la Mirto/Camedil non aveva
fatto transitare dall’Eenergeticambiente. Per questo gruppo di lavoratori sono ancora disponibili cinque assunzioni a Naro, nell’agrigentino, o a Noto, nel siracusano.
Altre battaglie legali potrebbero comunque essere ipotizzate come quella riguardante i 7 giorni di cassa integrazione comunicati dalla Mirto a 26 dipendenti ma non avallata e recepita da alcuna istituzione. Una sorta di mistero per il quale bisognerà anche capire che fine faranno gli emolumenti di questi giorni. A proposito di stipendi nessuno degli 85 operatori ha ancora riscosso la mensilità di dicembre, oltre che quella di gennaio, e la tredicesima. I sindacati sono già pronti a valutare la strada delle vertenze.