Ricorso contro DPCM, Tar non concede sospensiva chiesta dal comune di Trapani

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Niente sospensiva, il DPCM del 26 aprile scorso, rimarrà in vigore, almeno per adesso, anche sul territorio del comune di Trapani. Il Tar del Lazio ha infatti bocciato il ricorso presentato dall’amministrazione Tranchida con cui era stato chiesto di sospendere il provvedimento impugnato, in assenza di contraddittorio e prima ancora dell’udienza. La segreteria del Tar del Lazio ha fatto sapere che l’istanza non è stata accolta ma il Comune di Trapani precisa che tale decisione non pregiudica l’esame del ricorso già fissato per il prossimo 20 maggio.

Secondo l’assessore agli affari legali, Dario Safina il risultato positivo non sarebbe precluso, “anche se dobbiamo augurarci – ha detto – che il continuo calo della curva epidemiologica possa rendere superflua la trattazione del ricorso  contro il DPCM del Governo. Speriamo che venga disposta, a prescindere dalla nostra azione legale – ha continuato l’assessore Safina – la riapertura delle attività commerciali e artigianali penalizzate dal decreto del 26 aprile scorso. Naturalmente nel rispetto delle regole già fissate per altre attività e che saranno eventualmente previste ad hoc per le stesse. Infatti, l’amministrazione Tranchida, a tutela del diritto alla salute dei trapanesi- ha concluso Dario Safina – non arretrerà di un millimetro e vigilerà sul rispetto delle regole di distanziamento sociale”.

Il comune di Trapani ha cominciato la sua battaglia legale già all’indomani del provvedimento sottoscrivendo, il 27 aprile, la delibera necessaria a notificare il ricorso così da poterlo immediatamente depositare. L’iniziativa del governo cittadino punta a far riconoscere l’illegittimità costituzione del DPCM e la sua irragionevolezza, rispetto ad una curva epidemiologica sotto controllo in Sicilia e, in particolare, in provincia di Trapani.