Ricordo dei sanitari vittime del covid, memoriale davanti all’ospedale di Trapani

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Sarà inaugurato domani ad Erice-Casa Santa, nell’area dell’ospedale Sant’Antonio Abate, un memoriale dedicato ai medici a ai tutti i sanitari che hanno perduto la vita nella lunga e difficile battaglia contro il covid. L’iniziativa è stata voluta dall’associazione ‘Grande Oriente dei Tre mari d’Italia’ per testimoniare affetto, stima e gratitudine nei confronti di medici e paramedici. “In Italia – ha detto l’ex deputato regionale Pio Lo Giudice ed ex presidente dell’ordine dei medici di Trapani – abbiamo perso a causa del Covid 380 medici e 60 infermieri; a livello mondiale 115mila operatori sanitari, molti dei quali lavoravano nella zona Sud equatoriale dove mancavano presidi e si moriva più facilmente”.

Il memoriale è una roccia sulla quale è stata installata una dedica firmata dal presidente dell’associazione, il capitano Mario Minaudo, e dell’attuale commissario dell’ASP di Trapani, Vincenzo Spera. Saranno presenti all’inaugurazione il sindaco di Erice, Daniela Toscano, il presidente del consiglio comunale della Vetta, Luigi Nacci, tutti i vertici dell’azienda sanitaria provinciale, il Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Trapani, Vito Barraco con i componenti del suo consiglio provinciale.

“Il medico non è un eroe, è un professionista che cerca di fare il proprio meglio nella quotidianità. Ci sta molto a cuore il memoriale che inaugureremo domani – ha spiegato Lo Giudice – perché in esso intendiamo rappresentare non solo la nostra gratitudine verso colleghi e operatori sanitari che hanno perso la vita ma anche un profondo desiderio: che nasca una alleanza tra medico e paziente per contrastare le malattie Sono ormai purtroppo all’ordine del giorno – ha concluso – le aggressioni ai danni di chi lavora negli ospedali”. Secondo i dati Inail sono circa 1600 l’anno, in tutta Italia, le aggressioni che si registrano nei confronti del personale sanitario, dagli ambulatori di psichiatria alle guardie notturne, con una media di circa quattro al giorno. Il 71% ha come vittima una donna.