Riceviamo la richiesta di rettifica, ai sensi dell’art.8, legge 47/1948, spedita in data 30 gennaio 2017, da parte dell’avvocato Sandro Ammoscato per conto del sindaco di Alcamo, Domenico Surdi. La richiesta di rettifica si riferisce all’articolo del 21 luglio 2016 a mia firma, pubblicato sul sito web e sulla pagina facebook dell’emittente Alpa Uno. Nell’articolo veniva riportato che il “sindaco di Alcamo, nomina un consulente. Si tratta dell’avvocato Mauro Terranova…” Nella richiesta di rettifica l’avvocato sostiene “che la predetta notizia è assolutamente falsa e deve essere rettificata. Non esiste in tal senso alcuna delibera o altro provvedimento amministrativo e ciò, senza possibilità di smentita”. In effetti non vi è stata ufficialmente alcuna delibera che abbia nominato il consulente. La precisa volontà di nominare l’avvocato Terranova, a titolo gratuito, è contenuta nel provvedimento di tre pagine, predisposto dagli uffici comunali, su direttiva del sindaco in cui vengono richiamate le leggi e i provvedimenti pertinenti, bozza deliberativa dove è scritto fra l’altro “ravvisata la necessità ed urgenza di questa nuova amministrazione, insediatasi il 19 giugno u.s. di procedere ad una complessiva ricognizione di tutti i principali procedimenti amministrativi di competenza dell’Ente. Ritenuta, pertanto la necessità di avvalersi di un esperto…..”determina “ di nominare, esperto a titolo gratuito l’avvocato Mauro Terranova:..”. Poi il sindaco Domenico Surdi decise di non dare seguito ad un provvedimento, già predisposto dai vari uffici del Comune. Da parte nostra si è trattato di una notizia in breve senza alcuna, e non può essere dimostrato diversamente, volontà di offendere chicchessia, ma solo di informare. La notizia così come è stata pubblicata ha rispettato i criteri e i canoni deontologici previsti dalla Carta dei doveri del giornalista, e nel caso in esame è stata verificata la fondatezza della notizia stessa attraverso gli organi amministrativi del comune di Alcamo. La richiesta di rettifica, appare parziale ed insufficiente e offende l’onore e la professionalità del giornalista.