Riapre il teatro ‘Cielo’ tra passerelle e dichiarazioni. Non una grande opera ex-novo ma solo la climatizzazione

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ALCAMO – Taglio del nastro tricolore all’ingresso della sala a pianterreno del teatro Cielo d’Alcamo, che ieri sera ha riaperto i battenti. Di solito i nastri tricolori vengono tagliati quando si realizzano nuove opere pubbliche. Al teatro Cielo sono stati invece eseguiti lavori, attesi da anni, che hanno comportato l’installazione di impianti per l’ efficientamento energetico. Insomma potere utilizzare il teatro tutto l’anno: sia d’inverno che durante i mesi caldi. Ricordiamo che i lavori per installare gli impianti avrebbero dovuto essere conclusi nell’aprile dello scorso anno. I ritardi ci possono stare a causa delle difficoltà create dal covid. Prima degli attori del Piccolo teatro che hanno recitato con professionalità la commedia ‘L’eredità dello zio canonico’, il saluto di un’ampia rappresentanza di amministratori comunali, tra i quali l’assessore ai lavori pubblici, Vittorio Ferro, e ci può stare, che ha seguito i lavori. La benedizione dell’arciprete don Aldo Giordano e il saluto di Franco Regina nel pre recita.

Il teatro Cielo venne inaugurato nel 1961 dopo quella che si è rivelata una sciagurata decisione di demolire  il teatro Ferrigno, copia più piccola del teatro Biondo. L’ex Teatro Comunale “Ferrigno” era un’importante struttura dal punto di vista culturale ed artistico.  Nel suo periodo di attività, diverse famose compagnie teatrali si esibivano sul suo palcoscenico, attirando il pubblico anche dai paesi viciniori. E da 46 anni grazie alla Cooperativa Piccolo teatro, presidente Felice Ciacio, sul palcoscenico, di quello che si chiamava cine-teatro Euro, sono passati i più grandi attori di teatro italiani. E va dato merito al Piccolo teatro per il lavoro svolto per il ritorno, da ieri sera alla funzionalità del teatro.  Ieri sera la riapertura, Ma considerati i lavori effettuati, una cerimonia più sobria non sarebbe stata più adeguata? Invece ad Alcamo, da qualche anno, l’ordinaria amministrazione, come quella di installare i climatizzatori,  viene propinata come un evento da dare in pasto ai mass media. Insomma ieri sera forse una dimenticanza c’è stata, si poteva coinvolgere la banda musicale per intonare l’inno di Mameli al taglio del nastro tricolore.