Riapertura SS 186, fumata nera

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    Il vertice di ieri mattina presso l’Anas per la riapertura della SS 186 si è risolto con un nulla di fatto.  All’incontro erano presenti i rappresentanti di Anas, Protezione Civile e Genio Civile  oltre a quelli dei comuni  di Partinico,  Borgetto, Monreale, e dell’ Osservatorio La Franca.

    A quanto pare, per ragioni burocratiche, i 190 mila euro stanziati da Palazzo d’Orleans ed inseriti nel capitolo del Genio Civile, non potrebbero essere spesi perché erogati con il criterio della somma urgenza, che presupporrebbe una soluzione definitiva al problema dell’eventuale rischio caduta massi nella montagna di Romitello,  dopo il  vasto rogo di matrice  dolosa divampato questa estate, che invece necessiterebbe di uno stanziamento di almeno cinque milioni di euro.

    Insomma, i190 mila euro che potrebbero, nel frattempo, far riaprire la strada,in attesa di un intervento successivo più consistente, non possono essere spesi.

    L’Anas che ha la responsabilità di aver chiuso la strada, non vuole intervenire, il Genio Civile nemmeno, e intanto si inseguono varie interpretazioni burocratiche dei criteri che vincolerebbero queste somme. Sembra un paradosso.

    Mercoledì prossimo, intanto si terrà un incontro con il Prefetto per chiedere una soluzione atta a prevenire eventuali problemi di ordine pubblico.

    “Attraverso un dossier fotografico possiamo testimoniare che nonostante le piogge non si è staccato nemmeno un masso – dice il sindaco di Borgetto Giuseppe Davì. Non escludiamo il ricorso alla magistratura per stabilire quali siano le reali competenze e soprattutto le responsabilità individuali di chi gioca al rimpallo causando gravissimi danni a molte comunità. Speriamo che dall’incontro con il prefetto di mercoledì prossimo emerga una soluzione definitiva, non permetteremo a nessuno di speculare su questa vicenda”.