
Era stato arrestato nel dicembre del 2020 dopo le indagini della DDA avviate per ricercare chi favorisse illecitamente e in cambio di mazzette alcuni progetti di competenza dell’assessorato regionale all’Energia. Il suo principale accusatore era stato l’alcamese Vito Nicastri che aveva detto agli inquirenti di avere ricevuto aiuti per impianti da realizzare con Paolo Arata. Adesso arrivano nuovi guai per Marcello Asciutto, monrealese di 60 anni, proprio colui che nell’ottobre del 2017 aveva predisposto e firmato il parere favorevole con cui si dava il via libera alla realizzazione dell’impianto di biomassa della Solgesta.
Funzionario regionale fino a quell’arresto all’assessorato energia e rifiuti, Asciutto venne scarcerato e fu trasferito all’agricoltura in attesa della conclusione del processo. Il 60enne è stato adesso accusato di una singolare forma di corruzione scoperta dai finanzieri del comando provinciale di Palermo. Marcello Asciutto ha quindi subito l’obbligo di dimora mentre all‘imprenditore agrigentino Sergio Vella, impegnato nel settore dei rifiuti, è stato imposto il divieto di esercitare impresa per un anno.
Il provvedimento cautelare è firmato dal GIP su richiesta del procuratore aggiunto Sergio Demontis e dei sostituti Ferrari e De Leo. Secondo le accuse delle Fiamme Gialle Marcello Asciutto avrebbe aiutato Vella, referente di alcune società SEAP, nel rilascio delle autorizzazioni ambientali e l’imprenditore, in cambio, avrebbe investito un milione di euro nelle società milanesi del funzionario regionale, impegnate in attività di trading finanziario.