Controlli anti-assembramenti, percorsi dedicati, cabine distanziate. E poi tanto gel disinfettante, usato anche per le matite copiative. Ma niente termo scanner: la Regione ha diramato le istruzioni operative per il referendum che domenica e lunedì chiamerà alle urne gli italiani sul taglio dei parlamentari, e ad esempio il controllo della temperatura corporea è delegato alla responsabilità degli elettori.
“Bisogna evitare di uscire di casa e recarsi al seggio in caso di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore a 37,5 gradi”, si limita a recitare la nota trasmessa dal dirigente del Servizio elettorale della Regione Giovanni Corso e dalla funzionaria Carla Lo Campo a tutte le prefetture. Non ci sarà dunque un controllo all’ingresso con la “pistola”- termometro, secondo uno schema che d’altro canto sarà adottato in tutta Italia. In compenso gli assessorati alla Funzione pubblica e alla Salute stanno lavorando a un protocollo d’intesa per risolvere il problema dei contagiati: obiettivo, realizzare seggi all’interno degli ospedali e stabilire il protocollo da seguire per il voto a domicilio di chi ha l’obbligo di quarantena. Una situazione complessa per la cui gestione è fondamentale la collaborazione di tutte le persone, che purtroppo continua a mancare così come latitano i controlli delle istituzioni a tutti i livelli nei confronti di coloro i quali non rispettano le regole: in primo luogo esercizi pubblici. E per fare un esempio assembramenti e mancato uso di mascherine soprattutto nei bar mentre i dati dei contagi aumentano anche per il comportamento di irresponsabili si varano regole per il referendum. Chi li farà rispettare?