Raccolta RSU ad Alcamo, Trapani Servizi: “Nessun accordo preventivo, rispetto dei decreti”

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Il personale della Trapani Servizi, che gestisce gli impianti di conferimento dell’RSU di contrada Borranea, non è stato esageratamente fiscale nella pesatura dei camion carichi di rifiuti che sono arrivati da Alcamo e nemmeno nei confronti di quelli provenienti dagli altri comuni. Alcuni mezzi, però, sono stati rispediti indietro, nei giorni scorsi, perché davvero le quote e i giorni di conferimento non sono state minimamente rispettate.  Secondo il sindaco Domenico Surdi tutto passerebbe dalla suddivisione del territorio in due zone, quindi con rifiuti adesso trasportati in giorni diversi, decisioni che, sempre secondo il primo cittadino, sarebbe stata preventivamente concordata dal nuovo gestore, la Roma Costruzioni, con gli uffici della Trapani Servizi.

I vertici della società trapanese, adesso presieduta da Mino Spezia, hanno invece riferito che non esiste alcun accordo scritto e nemmeno alcun tacito assenso. Con la ditta che dal primo febbraio raccoglie i rifiuti ad Alcamo ci sono stati soltanto semplici e cordiali contatti telefonici.  Ma dove sta la verità? E cosa realmente sta accadendo? Innanzitutto in settimana i camion dell’RSU prodotto dagli alcamesi ha regolarmente scaricato: nella sola giornata di giovedì quasi 60 tonnellate. Dall’uno febbraio fino ad oggi, dicono le tabelle della società trapanese, la quantità è notevolmente aumentata rispetto ai mesi precedenti.

Il problema riguarda il rispetto del decreto del direttore generale del dipartimento, il numero 1275 emanato nel novembre scorso, dopo lo stop all’impianto alcamese della Vincenzo D’Angelo, che ha concesso al comuni di Alcamo e di Castellammare del Golfo di conferire i rifiuti solidi urbani non pericolosi, negli impianti della Trapani Servizi, rispettivamente per 21 e 4 tonnellate al giorno. Come quantità totale ci potremmo anche essere (Alcamo avrebbe un’esigenza di circa 100 tonnellate a settimana) ma quella che non viene rispettata è la cadenza. Per l’organizzazione interna della Trapani Servizi, infatti, una cosa è ricevere 20 tonnellate al giorno e ben altra 50 o 60 per due volte a settimana.

Vero è che Alcamo, come RSU e come rifiuti in genere, in diverse zone ha un arretrato non indifferente che la nuova ditta vorrebbe azzerare ma è altrettanto vero che l’impianto trapanese mai ha fatto le bizze, rispedendo i camion indietro, qualora il peso invece di 20 fosse stato anche di due o tre o 5 tonnellate in più di quanto previsto dal dipartimento regionale dei rifiuti. Perché allora questa polemica e questa levata di scudi del sindaco Domenico Surdi? Forse per prendere tempo nello spiegare che non sarà celere e semplice ripulire tutte le zone di Alcamo anche con il nuovo gestore?

Di certo i decreti vanno rispettati e, se modificati, vanno preventivamente concordati. Nella fattispecie la Regione, tirata in ballo dal primo cittadino alcamese, c’entra ben poco. Corretto invece tenere un tavolo tecnico come richiesto dallo stesso sindaco. A confrontarsi dovranno essere comune di Alcamo, Trapani Servizi ed SRR Trapani Nord, alla presenza anche del prefetto.