Quote tonno. Penalizzate 13 aziende marsalesi del settore

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Sempre alla ribalta il problema della pesca legata alla  assegnazione delle quote tonno, ritenute penalizzanti dalle 13 aziende marsalesi del settore. Di recente la Camera dei deputati ha approvato un disegno di legge riguardante l’assegnazione delle quote tonno. Lo stesso DDL è ora all’esame della competente Commissione del Senato, cui si è rivolto il sindaco di Marsala, Massimo Grillo per sostenere le istanze dei cittadini marsalesi del settore pesca.

Nel corso della videoaudizione con il presidente Mino Taricco sono state rappresentate le esigenze di questo importante comparto dell’economia marsalese. “Un fatturato annuo di circa 3 milioni di euro, cui va aggiunto tutto l’indotto, afferma il sindaco Grillo. La pesca del tonno tramite palangaro, infatti, è di notevole importanza per il nostro tessuto economico e vede Marsala detenere circa il 40% delle quote a livello nazionale. I risultati raggiunti, prestando anche attenzione alla sostenibilità ambientale, rischiano ora di essere messi in crisi dal disegno di legge passato alla Camera.

La rivisitazione delle quote tonno – continua il sindaco di Marsala – è per noi assolutamente sbagliata, tenuto conto della ripartizione delle quote storicamente assegnate. Per questo, sosterremo con fermezza le legittime aspettative dei nostri pescatori in ogni sede competente, a cominciare dal Governo Regionale cui chiediamo attenzione in maniera decisa e unitaria”. Sul punto, va pure detto che la tematica in questione fu da ultimo affrontata a livello parlamentare nel 2017. Anche allora si parlò di rivedere le modalità di distribuzione delle quote assegnate annualmente all’Italia, tramite l’UE, dall’ICCAT. “Oggi, aggiunge il sindaco Grillo, si riapre la discussione ma non si tiene conto che, da un paio d’anni a questa parte, si è addirittura registrata un’inversione di tendenza, ossia un aumento della risorsa-tonno che si è voluta tutelare nel tempo”.